Gazzetta di Modena

Modena

Ceramica, il manifesto per la competitivà

Elaborato da Confindustria: meno burocrazia, contenimento delle emissioni e tasse più leggere

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Il “Manifesto per il distretto della ceramica”, elaborato da Confindustria ceramica, è stato consegnato nelle scorse settimane a tutti i candidati sindaci del comprensorio. In sette punti, offre raccomandazioni pratiche su interventi «semplici ma significativi, per favorire uno sviluppo sostenibile della competitività internazionale del distretto». Il primo punto riguarda l'unificazione degli Sportelli unici per le attività produttive (Suap): «La dimensione comunale – dice il manifesto – non è sempre la più adeguata per garantire la continuità delle funzioni; è opportuno valutare la creazione di una struttura unitaria a livello distrettuale che possa offrire un servizio omogeneo ed efficiente». Secondo punto: un nuovo protocollo per regolare la gestione delle Aia (le emissioni inquinanti delle industrie), «confermando il tetto al carico inquinante complessivo ammesso e garantendo flessibilità». I limiti alle emissioni consentiti nel comprensorio sono molto rigidi e al ribasso. Il distretto ha rappresentato un caso di eccellenza, «ma adesso il contesto è cambiato, c'è spazio per una nuova intesa che confermi il non incremento del carico inquinante ma garantisca le flessibilità necessarie alle trasformazioni che il settore dovrà affrontare». Terzo punto dedicato ai Psc: «Modificare gli standard urbanistici non appropriati alle realtà produttive ceramiche per evitare vincoli incomprensibili»; eccessive superfici vincolate, parcheggi pertinenziali sovradimensionate e altri parametri dovrebbero essere ridotti e revisionati «per un uso più razionale del suolo». Quarto aspetto dedicato a una fiscalità non penalizzante, «contenendo il peso dell'imposizione su capannoni e immobili strumentali». «Nel regolamentare la Iuc, l'Imu, la Tasi e la tassa sui rifiuti le amministrazioni devono considerare che parliamo di immobili produttivi e che su di essi non può gravare una tassazione crescente e avulsa dai risultati di esercizio aziendali». E ancora, quinto punto, «realizzare le condizioni infrastrutturali che sostengano l'accesso ai mercati e il servizio ai clienti». A cominciare dalla bretella: «Un distretto che movimenta oltre 20 milioni di tonnellate l'anno in ingresso e in uscita verso l'Europa e i porti per l'overseas ha bisogno di un accesso diretto al sistema autostradale». Sesto, per il futuro piano Aria integrato regionale 2020, «i Comuni del distretto devono valorizzare i risultati ottenuti negli anni grazie all'impegno di amministrazioni e imprese». Infine il capitolo amianto: «Il buono stato di conservazione delle coperture impedisce il rilascio spontaneo di fibre, il tema va affrontato con razionalità, con programmi di verifica dello stato di conservazione e interventi di protezione in loco».