La Panini gioca in casa: «È un album da record»
Il direttore Antonio Allegra: «Le richieste continuano, meno male che in Brasile abbiamo una fabbrica... Presto regaleremo a tutti i quattro azzurri mancanti»
Dici Panini e dici figurine. Figurine nel mondo. E mai come in occasione di un Mondiale questo prodotto diventa un fenomeno planetario. L’azienda modenese, che dal 1961 è sinonimo di raccolte dei calciatori e dal 1970 lega il suo nome all’album ufficiale dei Campionati del Mondo, vive Brasile 2014 come se giocasse in casa. Dazl 1989 l’azienda è presente stabilmente proprio in Brasile, dove non solo distribuisce, ma produce anche. Non è un caso che la fifimania sia scoppiata in Brasile, a caccia di Neymar, l’ìintrovabile numero 48 che vale nello scambio dei doppi interi plichi di figurine. Si gioca nei sobborghi, si scambia per le strade, perfino la presidente Dilma Rousseff ha rivelato ad alcuni giornalisti sportivi brasiliani di aver già completato l’album insieme al nipotino Gabriel di tre anni e mezzo: «È stata una delle soddisfazioni più grosse, rimarrà un simbolo di questo Mondiale», ammette Antonio Allegra, direttore del mercato Italia del settore figurine e cards di Panini. E se il Mondiale è alle porte, le rotative non sono ancora ferme: «Stiamo già lavorando - anticipa Allegra - per dare ai nostri collezionisti le figurine dei quattro azzurri mancanti nell’album dopo le convocazioni di Prandelli». Così, Panini, si gioca il suo Mondiale.
Cosa rappresenta un Mondiale di calcio per Panini?
«È la massima occasione di diffusione e allo stesso tempo di scommessa. Il Mondiale ha segnato la produzione di Panini con la prima raccolta internazionale del 1970, e il Brasile ha segnato la nostra storia, anche come azienda. Lì abbiamo una fabbrica molto grande che affianca quella di Modena, di riferimento per il mercato del continente americano. Per noi questo Mondiale è come giocare in casa, è un’occasione unica affiancare le nostre uniche figurine e la patria del calcio».
Vi aspettavate questo successo?
«Le richieste stanno andando decisamente al di là delle nostre aspettative ed è stato fondamentale avere la nostra azienda in loco. Ancora oggi siamo in stampa per le richieste avute da ogni parte del mondo. Considerate che la nostra collezione è uscita in aprile in Italia e ancora oggi le richieste sono in aumento».
Quante figurine avete prodotto?
«Numeri non ne possiamo ancora dare ma certamente siamo al di sopra del Mondiale 2010, che per noi aveva comunque significato molto. Ad oggi il nostro album si può trovare in oltre cento Paesi del mondo, nelle diverse edizioni che vengono personalizzate per ogni mercato che ne fa richiesta. Una cifra invece si può dire per rendersi conto del fenomeno: nella storia della Panini sono state stampate più di 15 miliardi di figurine legate ai Campionati del Mondo».
Quante edizioni pubblicate dello stesso album?
«Diverse decine. C’è chi aggiunge poster, chi disegna il contorno della figurina in modo diverso. Questa è una delle particolarità di Panini: siamo come un confederazione di Stati per essere ancora più incisivi sul mercato».
E i collezionisti cosa dicono?
«I collezionisti sono ciò che fa del nostro prodotto un qualcosa di unico e inimitabile. Loro sono esigenti, e per noi è un monito per fare le cose nel modo migliore».
Come nasce un album?
«Un album è come un figlio. Viene pensato, creato, disegnato, ricreato. Servono sempre idee nuove. È giugno, ma stiamo già pensando alla prossima raccolta dei calciatori: qualche novità il nostro pubblico se la deve sempre aspettare».
Per il Mondiale quando avete fatto le vostre convocazioni?
«A febbraio. Il nostro staff lavora con grande anticipo per avere i tempi necessari di chiusura dell’album e stampa delle figurine e per forza di cose dobbiamo giocare delle scommesse. Le scelte del commissario tecnico e gli infortuni possono condizionare il nostro lavoro, ma fa parte del gioco. Non ci sarà Giuseppe Rossi, ma noi siamo convinti che a quel tempo fu la scelta giusta. Lo dimostra Prandelli, che comunque ha avuto dubbi fino all’ultimo».
Errori calcolati, quindi. Panini come risponde alla lista dei 23?
«Fornendo un servizio ai clienti. Uno riguarderà solo la nazionale italiana, l’altro l’intero album. Per gli azzurri dovremo sostituire Montolivo, Giaccherini, Gilardino e Rossi. Sopra questi saranno incollati gli altri quattro giocatori che fanno parte del gruppo: Cassano, Immobile, Verratti e Aquilani. Un vantaggio è dato dal fatto che le figurine comprenderanno anche i dati anagrafici dei nuovi giocatori e l’album non conterrà più errori. Sarà un servizio gratuito. A pagamento, invece, uscirà l’aggiornamento completo, che andrà a coprire anche gli avvicendamenti che ci sono stati nelle altre nazionali. I nostri fedelissimi potranno richiederlo via internet: anche così, oggi, siamo capaci di arrivare in tutto il mondo, in tempo reale, mentre le partite si giocano».
Davide Berti