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Sabattini e la Giunta restano 6 mesi ma a titolo gratuito

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Sei mesi a titolo gratuito. Sarà così per Emilio Sabattini, presidente della Provincia, e per i componenti della Giunta. È la principale novità della riforma delle Province entrata in vigore mercoledì 11 giugno, e che vede nella dismissione dei “politici” la principale novità. Da ieri quindi stop agli assegni mensili: Sabattini non percepirà più 5400 euro al mese, mentre ai 5 assessori saranno azzerati gli stipendi, che in alcuni casi arrivavano anche 3500euro al mese. Si conclude così la legislatura avviata nel maggio 2009 con le elezioni amministrative. Fine anche del mandato elettivo per Presidente, Giunta e consiglio provinciale. Emilio Sabattini e gli assessori resteranno comunque in carica fino al 31 dicembre per «garantire il funzionamento dell'ente e accompagnare la definizione dei nuovi organismi che dovranno essere eletti entro l'anno». Con la riforma, dentro alle nuove Province non ci saranno più i politici eletti direttamente dai cittadini, ma alcuni sindaci e consiglieri nominati dai consigli comunali che presteranno la propria opera a titolo gratuito. «La legge -spiegano dalla Provincia- trasforma l'istituzione in ente di secondo grado, ma assegna alcune funzioni fondamentali come la pianificazione territoriale, tutela dell'ambiente, pianificazione dei servizi di trasporto, costruzione e gestione delle strade provinciali, programmazione dell'edilizia e della rete scolastica, controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità». Emilio Sabattini spiega: «Sia io che la Giunta rimaniamo in carica per favorire il passaggio dalla vecchia alla nuova Provincia, auspicando che questo si completi nel più breve tempo possibile per garantire piena operatività ai servizi». Ma sui 6 mesi a titolo gratuito spunta l'emendamento. Lo spiega Dante Mazzi: «Ad alcuni assessori con un contratto da dipendente saranno pagati comunque gli oneri previdenziali, mentre altri essendo liberi professionisti non vedranno niente».