L'associazione del cuore/ Amnesty Modena: A difesa dei diritti umani
Il gruppo ha sede nella Casa della Pace in via Ganaceto ed è attivo su molti fronti
Sensibilizzare e informare le persone sui diritti umani, questo è l'obiettivo di Amnesty International, un'organizzazione che lavora senza scopo di lucro e che a Modena è nata negli anni '80 e da allora è portata avanti e gestita da volontari. La sede è presso la Casa per la pace, via Ganaceto 45.
«Il gruppo di Amnesty International a Modena nasce negli anni '80, sulla spinta e desiderio di alcuni cittadini che all'epoca ritennero giusto provare a costruire una realtà fissa e radicata in città che si occupasse di diritti umani – dichiara Simone Muzzioli, presidente della sede modenese dell'associazione – Il gruppo fa capo a un'organizzazione internazionale che si è formata negli anni '60, che ha una struttura molto più complessa di quella di un gruppo locale. La sede nazionale è a Roma, mentre quella europea è a Londra. Noi siamo il braccio vivo sul territorio di qualcosa di molto più grande e diffuso in tutto il mondo».
Dal 1961 l'organizzazione di Amnesty International organizza campagne atte a sensibilizzare l'opinione pubblica sul discorso dei diritti umani, rivolgendo lo sguardo a paesi dove i diritti fondamentali non vengono riconosciuti, esercitando diverse forme di pressione verso i governi che violano gli accordi internazionali, come appelli, contatti con le ambasciate, organizzazione di eventi pubblici, attività di lobby presso i governi e le organizzazioni internazionali. L'attività dell'associazione si manifesta poi a livello locale in ambito scolastico, realizzando progetti educativi per promuovere l’adesione ai valori della Dichiarazione universale dei diritti umani e con iniziative rivolte al pubblico.
«Essendo un gruppo di volontari, per quello che riguarda l'azione pratica noi, come associazione cittadina, siamo assolutamente autonomi nel costruire iniziative che mettano in pratica i diritti umani e tutto il bagaglio di informazioni che porta avanti Amnesty International – precisa Muzzioli - Facendo parte di un'associazione più grande, a livello di contenuti, come statuto e come "mission", seguiamo le indicazioni che vengono proposte dalla sede centrale. Però c'è una sostanziale libertà nella proposta delle iniziative da parte dei volontari. La cosa bella è fare parte di una grande famiglia che insegna e mette a disposizione i materiali per organizzare le attività, ma a livello locale siamo liberi di organizzarci in autonomia». La sede modenese collabora molto con la scuole, di ogni ordine e livello, proponendo delle iniziative nelle classi, creando percorsi didattici che possono svolgersi in una o più lezioni, e ogni incontro ha una forma laboratoriale, «non facciamo lezioni teoriche – spiega Muzzioli - ma cerchiamo di ricreare dei momenti partecipati per far conoscere ai ragazzi i diritti umani declinati a seconda delle tematiche. Creiamo soprattutto dei giochi di ruolo da cui scaturisce una riflessione. Qui la difficoltà, per gli educatori, sta nel fatto di essere dei facilitatori di questa riflessione». Tra le ultime iniziative, a novembre 2013, è stata realizzata una mostra in piazza Grande sulla discriminazione dei nomadi a cui è intervenuto anche il sindaco.
«Tra le altre iniziative abbiamo realizzato un torneo di calcetto, un modo di avvicinare al tema dei diritti umani, attraverso il gioco» aggiunge Muzzioli. Attualmente, dopo l'organizzazione dell'ultimo "Cineforum", presso La Tenda, su tematiche LGBT, il gruppo è impegnato nella promozione dell'associazione. «Fare volontariato per i diritti umani, anche se sembra molto poco entusiasmante, in realtà può essere estremamente bello e divertente, perché si conoscono molte persone con cui affrontare tematiche che sono un pò più elevate dello standard quotidiano delle conversazioni da bar. Nella nostra sede ognuno può portare i propri interessi e quindi ci si può sentire davvero liberi di creare un gruppo». (c.baz)