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Esami, secondo atto: Luciano difficile e matematica “dura”

di Gabriele Farina
Esami, secondo atto: Luciano difficile e matematica “dura”

Maturità, i commenti dei ragazzi del Tassoni e del Muratori Al Barozzi l’analisi di bilancio ha mandato parecchi “in crisi”

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Si fa sempre più sul serio. Dopo lo scritto d’italiano, ieri per gli studenti impegnati con la maturità è stata la volta delle prove “ad hoc”.

C'erano tracce specifiche per ogni tipo d’istituto e le sorprese non sono mancate. Al liceo classico occorreva tradurre da Luciano, mentre allo scientifico la prova di matematica era basata sul calcolo integrale.

«C’erano anche domande di geometria non euclidea - ha raccontato Lodovico Dallari Bondanini, maturando del Tassoni - che normalmente non si studia a scuola. È stata una prova abbastanza difficile, penso di essere tra i primi a uscire».

Erano già le 13.15. «Quando hai finito speri sempre di aver fatto bene - ha aggiunto il compagno Emanuele Manfredini - ho risposto a quattro punti del problema e a cinque quesiti, di cui due sulla probabilità». «Era abbastanza fattibile - ha ribadito Matteo Poletti, anche lui maturando nella scuola di via Reiter - ho anche rispettato l’orario senza particolari problemi».

Ora inizia l’attesa per lunedì, quando ci sarà la terza prova. Fisica e filosofia sono le materie più temute, scienza e storia le più “attese”.

«C’è ancora tempo - ha aggiunto Lodovico - posso andare anche in piscina per rilassarmi. Poi all’orale discuterò della “piazza” nella storia e in futuro sono entrato all’Università di Architettura di Milano, per cui dovrò lasciare la Scuola Pallamano Modena». «La speranza di fare qualche uscita c’è sempre - ha ripreso Emanuele - però mi sa che non farò nulla. All’orale tratterò il tema del paradosso in diversi campi come matematica, fisica e filosofia, poi mi auguro di seguire Ingegneria Informatica a Modena». «Studierò tutti i giorni - ha detto Matteo - per la terza prova. In futuro spero di fare Economia a Modena, la mia tesina è pronta ed è sulla crisi del ’29». Un tema in voga anche tra gli studenti di altri istituti. Al liceo classico Muratori la scelta del brano “L’ignoranza acceca gli uomini” dell’autore di Samosata ha suscitato sollevazione, ma anche qualche malumore. «Molto meglio di due anni fa - ha spiegato il maturando Riccardo Poloni - quando è uscito Aristotele». «C’erano delle parti difficili - ha replicato Beatrice Sghedoni, anche lei impegnata nella prova in via della Cittadella - la parte centrale era poco comprensibile. Almeno il finale si traduceva quasi senza vocabolario». «Speriamo sia andata bene - hanno ribadito le compagne Federica Iudice e Giusi Longobardi - adesso pensiamo subito alla terza prova». Nel toto-nomine, la filosofia è l’unica materia amata e odiata da tutti. Porte blindate e testa sui libri, hanno ribadito i ragazzi. Lunedì c’è l’ultimo scritto, poi l’orale e in un futuro non troppo lontano l’università. «Intendo studiare biologia - ha ripreso Riccardo - la mia tesina è sull’evoluzionismo nella letteratura, dall’antichità greca al pensiero inglese dopo la pubblicazione della teoria sull’evoluzione». «Mi sono occupata di The Truman Show - ha aggiunto Federica - prendendo in esame tra gli altri il “Velo di Maya” di Schopenhauer e Pirandello». «Tratto la questione della donna - ha ribadito Giusi Lombardi - dall’antica Grecia ai nostri giorni. Per l’università vorrei fare Giurisprudenza». «Ancora non ho scelto - ha concluso Beatrice - per adesso si studia senza sapere cosa ci riserva il domani». All’istituto Barozzi la prova è consistita in un’analisi del bilancio. «È stata più facile del previsto - ha raccontato Alessia Lodesani - era necessario trattarlo in tre punti. Avevamo fatto le simulazioni con le prove degli ultimi dieci anni, questa era più facile». «È andata malino - ha replicato Daniele Fornaciari - avevamo fatto le simulazioni, ma non mi sono ritrovato sugli argomenti». «Abbastanza fattibile», ha aggiunto Matteo Santamaria. Per la terza prova inglese e matematica sono le materie citate come più ostiche (e anche accessibili), poi via verso l’orale. «Ho fatto una tesi sulla crisi del ’29 - ha aggiunto Daniele - focalizzandomi sulla situazione in America nel periodo».

«La mia si chiama “DiversaMente” - ha spiegato Alessia - e analizza l’omosessualità nella storia». Entrambi sperano di lavorare in banca, mentre Matteo pensa innanzitutto agli esami, poi si vedrà.