Era ai domiciliari ma spacciava: trovati in casa due etti di eroina
In dicembre era stato messo agli arresti domiciliari dopo un periodo di carcere in custodia cautelare perché era stato trovato con mezzo chilo di eroina. Si sapeva che nell’ambiente dello spaccio era...
In dicembre era stato messo agli arresti domiciliari dopo un periodo di carcere in custodia cautelare perché era stato trovato con mezzo chilo di eroina. Si sapeva che nell’ambiente dello spaccio era una figura emergente, ma la polizia non avrebbe mai creduto di scoprire a casa sua, prigione senza inferriate, due etti di eroina e un bel gruzzolo. Così è tornato in carcere con l’accusa di evasione e di spaccio di stupefacenti. L’arresto è avvenuto l’altro giorno in via Pagani, a San Faustino, all’interno di una palazzina dove abita gente senza problemi con la giustizia. Solo il marocchino 36enne aveva problemi e tanti. Eppure intorno al suo campanello era un continuo viavai di squilli e visite che non poteva passare inosservato. Ogni tanto lo vedevano davanti al portone, appena sulla strada. L’altro giorno gli agenti della Squadra volante della polizia sono andati a fare il solito controllo per constatare se il detenuto era davvero ai domiciliari. Ma non c’era: era evaso. Lo hanno aspettato, sapendo già delle voci che circolavano sui suoi traffici. Quando è arrivato, l’evaso è sgattaiolato nella porta di casa e si è cambiato al volo mentre la polizia bussava. Era con la moglie marocchina e due bimbe di 3 e 7 anni. Gli agenti hanno trovato soldi in cucina nascosti ovunque, anche nel frigo. Poi è iniziata la caccia alla droga. Grazie al cane prestato dalla guardia di finanza, nel solaio è stato trovato un pezzo di eroina brown sugar sotto il tavolo della sala delle riunioni condominiali. Un altro era nel solaio in suo uso. Duecento grammi che avrebbero fruttato seimila euro. Eroina da sniffare o fumare in stagnola per i giovanissimi, una droga devastante in piena espansione. Scattate le manetette è finito di nuovo a Sant’Anna.