Gazzetta di Modena

Modena

I DATI DELLA CAMERA DI COMMERCIO PER IL PRIMO TRIMESTRE

Nuovo balzo per le esportazioni modenesi (+4,4%)

Crescono le esportazioni modenesi nel primo trimestre di quest'anno. Secondo il Centro studi e statistica della Camera di Commercio di Modena, infatti, l’export modenese mostra una sensibile ripresa:...

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Crescono le esportazioni modenesi nel primo trimestre di quest'anno. Secondo il Centro studi e statistica della Camera di Commercio di Modena, infatti, l’export modenese mostra una sensibile ripresa: +4,4% rispetto al trimestre precedente, segnando la seconda variazione positiva consecutiva (+3,1% nel quarto trimestre). Il totale export provinciale passa così da 2,6 miliardi a 2,8 miliardi di euro trimestrali, quasi ai livelli del picco massimo registrato nel secondo trimestre 2008 (2,9 miliardi di euro). Il confronto con il primo trimestre 2013 appare ancora più positivo: +6,8%. I settori che trainano l’economia modenese sono quasi tutti positivi, con l’incremento a due cifre dei trattori che, dopo un lungo periodo negativo, aumentano dell’11,1%, seguiti dal biomedicale (+10,7%) e dalla ceramica (+8,1%). Bene macchine e apparecchi meccanici e mezzi di trasporto, in crescita del 5,7%. In calo il tessile abbigliamento (-3,6%) e l’agroalimentare (-2,1%). Rispetto alle aree geografiche si evidenzia una ripresa delle vendite verso dell’Unione Europea, che nel complesso guadagna l’11,7%, di cui il +19,2% a favore degli ultimi tredici Paesi nuovi entrati e il +10,8% per i 15 paesi storici dell’Unione. Tutte le altre aree hanno tendenza negativa, tranne l’Africa del Nord (+7,0%) e gli Stati Uniti, che grazie ad un incremento del +7,4%, continuano la loro crescita. Così anche la classifica dei primi dieci Stati verso cui è diretto l’export modenese rileva un dinamismo dei Paesi europei, con il Regno Unito in testa che sale del 25,8%, seguito da Spagna (+14,4%), Germania (+12,1%) e Belgio (+11,7%), mentre segnano il passo Paesi che finora avevano trainato l’export come la Russia (-11,9%), la Cina (-13,6%) e il Brasile, che esce dalla classifica.