Al Cavone iniezioni e due giorni dopo arrivano le scosse
A finire nel mirino delle critiche sollevate dai comitati il Cavonelab “laboratorio di indagini svolte sul giacimento ad opera dell’operatore petrolifero con la supervisione di Regione e Mise”....
A finire nel mirino delle critiche sollevate dai comitati il Cavonelab “laboratorio di indagini svolte sul giacimento ad opera dell’operatore petrolifero con la supervisione di Regione e Mise”. Secondo i comitati Cavonelab non agisce in modo adeguato. «I dati degli eventi sismici, per esempio, non sono in tempo reale e nemmeno on-line, ma vengono caricati alcuni giorni dopo e solo dallo scorso martedì con l’orario di tali eventi, prima completamente assente. Nelle scorse settimane si sono svolte delle prove di iniezione nel giacimento, concluse il 16 giugno e mercoledì 18 e nella notte tra giovedì e venerdì si sono verificati due eventi sismici nell’area del reservoir. Sono pure conicidenze?». Grande preoccupazione, c’è poi, in diversi punti del territorio per la creazione di nuovi pozzi e il rinnovo della concessione per altri. A Casaglia, nord ovest di Ferrara, ad esempio, ci sono tre pozzi per la geotermia funzionanti dal 1984. «La ricerca scientifica deve fare la massima chiarezza possibile sulle attività nelle aree dove si è verificato il sisma del 2012 e su eventuali fenomeni correlati: siamo stati noi a chiedere l’istituzione di una commissione scientifica, perchè esaminasse questi aspetti», così l’assessore regionale alla Sicurezza territoriale, Paola Gazzolo,
«La Ichese non afferma né esclude una correlazione fra sismicità innescata e le attività nel sito di Cavone. Gli stessi esperti internazionali ci hanno indicato nel monitoraggio in campo per l'acquisizione di dati la via per affermare o negare l'indizio su questo sito e il laboratorio nasce per questo motivo. Noi stiamo facendo esattamente ciò che è stato chiesto dalla commissione nelle sue conclusioni, nella massima trasparenza e sicurezza, per corrispondere con responsabilità e coerenza alle preoccupazioni avanzate dalla comunità ferita dal sisma, che sono le nostre». (s.a.)