Gazzetta di Modena

Modena

Corale Gazzotti: in San Pietro un recital a lume di candela

di Chiara Bazzani
Corale Gazzotti: in San Pietro un recital a lume di candela

Giulia Manicardi, direttrice del coro, spiega lo spettacolo: «È un nuovo format che presenta sperimentazioni acustiche e una disposizione diffusa negli spazi»

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MODENA. Concerto “Ultravox” del Coro Filarmonico Luigi Gazzotti diretto da Giulia Manicardi, questa sera dalle 21.15 all'interno della Basilica di S. Pietro. Diversi stili, contrasti vocali e dinamici, sperimentazioni acustiche con una disposizione spazializzata delle voci all'interno della Chiesa, il tutto reso ancora più suggestivo da un'illuminazione resa al minimo, e dall'utilizzo delle candele, per riviere una condizione di ascolto oggi sostanzialmente perduta.

«“Ultravox” è un format che abbiamo inventato da qualche anno ed è un modo che abbiamo di identificare un nostro progetto sulla vocalità. Qualcosa che identifica un percorso sulla voce pura, a cappella - spiega Giulia Manicardi - Quello che infatti faremo stasera non è un concerto standard con la classica disposizione del coro di fronte agli ascoltatori, ma la chiesa verrà esplorata vocalmente, userò una disposizione con il coro completamente sparso all'interno della chiesa; tecnicamente si chiama una distribuzione molecolare, cioè a gruppi singoli. Il pubblico verrà così circondato dai cantori; l'effetto è una spazializzazione sonora che cerca di sfruttare al meglio le potenzialità acustiche del luogo che andiamo a visitare».

Tra gli elementi più significativi del concerto ci sarà dunque il contrasto, tra la musica, l'acustica, la luce e le diverse epoche musicali cui appartengono i brani in programma. Si passa infatti dal '400 fiammingo alla musica contemporanea, passando per J.S.Bach, Palestrina, Debussy, Brahms, Bruckner e tanti altri.

«La Chiesa serve da punto di riferimento per muoversi tra periodi musicali diversissimi - precisa il direttore del coro - ci sarà infatti un quartetto della tradizione fiamminga della fine del '400 di Claudin de Sermisy, ma anche autori del '900 come Morten Luridsen o Samuel Barber. Anche le lingue sono molto diverse, ci sono testi russi, francesi, italiani, latini. E infine gli organici variano dal quartetto, all'ottetto, al coro da camera di circa 12 elementi, al coro grande con 52 elementi. La chiesa fa da perno a stili e linguaggi molto diversi tra loro che come comune denominatore hanno la scrittura per coro a cappella».

Il concerto è a ingresso libero, e sarà anche l'occasione per visitare la chiesa, recentemente riaperta dopo i lavori di ristrutturazione che sono seguiti al terremoto. Divisa in cinque navate S. Pietro è ricca di opere realizzate tra il '400 e il '500, che costituiscono quasi una rassegna degli artisti locali del tempo. Inoltre, per l'occasione, sarà possibile visitare il cortile esterno e l'interno della Spezieria che vende i prodotti dell'Abbazia annessa alla chiesa.