Un artista del clic un po’ trascurato dalla sua città
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Una esclusione poco comprensibile. Parliamo dell'assenza dell'opera di Attilio Amista alla recente mostra "Modena ed i suoi fotografi dal dopoguerra agli anni Novanta" organizzata al Foro Boario per rendere omaggio alla tradizione fotografica sotto la Ghirlandina.
I curatori hanno scelto le immagini di ventidue fotografi scomparsi ed attivi sulla scena, ma non appunto quelle di Attilio e Fernando Amista. Una dimenticanza che oovviamente fatto piacere alla famiglia del fotografo.
«Non lo dico per me - spiega Fernando - ma penso che mio padre, per quel che ha fatto per la fotografia modenese, meritasse di essere inserito in quella mostra. Non penso basteranno questi piccoli episodi a cancellare una grande storia professionale. In questi decenni io e mio padre abbiamo raccontato la quotidianità dei modenesi, e con un pizzico di presunzione sono convinto che tante persone possiedano nelle loro case, nei loro album di famiglia, o più semplicemente in un documento, una foto eseguita in questo studio. A conferma di ciò ricorderò sempre il grande affetto dimostrato da chi è passato dallo studio in questo ultimo periodo dopo la notizia dell'imminente chiusura». (s.l.)