Gazzetta di Modena

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Hera, ecco il primo “green bond” italiano

Emissione per 500 milioni: tutti i fondi raccolti saranno finalizzati a progetti in favore dell’ambiente

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La multiutility Hera è la prima società italiana a lanciare un “green bond”. Con un'emissione di complessivi 500 milioni, rimborsabili in 10 anni, il gruppo Hera inaugura anche in Italia uno strumento, già utilizzato in Europa da altre grandi utility, che mette la finanza al servizio dell'ambiente, raccogliendo risorse che saranno poi destinate specificatamente ad investimenti legati a migliorare le performance ambientali nel territorio. In particolare i fondi raccolti da Hera saranno finalizzati a finanziare o rifinanziare investimenti già effettuati o previsti nel piano industriale al 2017, in ambiti quali la lotta al cambiamento climatico; il miglioramento della qualità dell'aria; il miglioramento della qualità della depurazione acque; la gestione del ciclo rifiuti.

Le linee di intervento sono due. Da una parte la produzione di energia da fonte rinnovabile, filone a cui appartengono le produzioni fotovoltaiche e la realizzazione di impianti per lo sfruttamento del biogas per la produzione di energia elettrica, in cui dal rifiuto organico urbano si ricavano compost ed energia elettrica.

Dall'altra la riduzione dei consumi attraverso il raggiungimento di una maggiore efficienza energetica, il cui focus è sullo sviluppo della cogenerazione energetica e sull'estensione ulteriore delle reti di teleriscaldamento. In quest'ambito rientrano, ad esempio, progetti quali il rinnovo e potenziamento delle centrali di cogenerazione teleriscaldamento dei quartieri Barca a Bologna e Giardino a Modena, e l'estensione del teleriscaldamento a Imola e nel campus universitario di Forlì. I progetti individuati permetteranno di fare salire del 18% entro il 2017 la produzione di energia da fonti rinnovabili o ad alta efficienza, oggi attestata al 72% della generazione totale. Gli investimenti di quest'area sono finalizzati principalmente alla riduzione delle emissioni in atmosfera dei termovalorizzatori del gruppo, attraverso il completo rinnovo degli impianti di Modena, Bologna, Forlì, Ferrara e Rimini, avvenuto fra 2006 e 2010.

Gli investimenti legati alla gestione del ciclo dei rifiuti riguardano soprattutto lo sviluppo di strutture e servizi sul territorio a favore della raccolta differenziata, con l'obiettivo di massimizzare il recupero e ridurre ulteriormente il conferimento in discarica dei rifiuti urbani (attualmente già al 16,4%, rispetto a una media italiana del 41%).

«Il collocamento del green bond, ha per il gruppo una duplice valenza - spiega Stefano Venier, Ad Hera – è un’occasione per perseguire l’ottimizzazione delle fonti di finanziamento, soddisfacendo la richiesta della crescente platea di investitori internazionali orientati alla sostenibilità, con cui da tempo siamo in contatto. Ed è strumento operativo per proseguire su un cammino di sostenibilità da sempre parte del dna aziendale».