Corso Duomo: «Fate in fretta o qui si chiude tutti»
Il cantiere per la posa di tubature e cavi elettrici preoccupa i commercianti: «Aprite almeno alcuni varchi per i clienti»
di Beatrice Ferrari
Da pochi giorni Corso Duomo è piombato nel caos. Nel tratto compreso fra Via Emilia Centro e Corso Canalgrande a partire dal 24 giugno, Hera ha dato il via ad un cantiere lavori per il rifacimento delle reti gas, acqua, fognatura e di alcuni tratti di rete elettrica. Inevitiabili i disagi. Mancanza di passaggio, calo delle vendite, biciclette e addirittura motorini che sfrecciano nei pochi centimetri di marciapiede rimasto libero, polvere e rumore assordante. Se gli esercenti hanno le loro buone ragioni per lamentarsi, sono comunque consapevoli che «prima o poi le tubature andavo rifatte», commenta Roberto Nadalini, della tabaccheria sul Duomo, «ma non esiste un periodo migliore di un altro per iniziare i lavori: le vendite ne risentono comunque. Il mio negozio ha da sempre attirato turisti, per comprare souvenir. Ora non sono nemmeno più visibile». Ma i disagi non terminano qui. «Tabaccheria, bar, edicole sono le più penalizzate perché i nostri prodotti possono essere trovati in altre parti della città. Se i clienti fanno fatica ad arrivare a piedi, vanno da un'altra parte». Poche vetrine più in là, le lamentele non si placano. Un cliente del negozio Caporiccio, Lauro Lancellotti: «tutto questo è penalizzante per i negozi. Per non parlare delle persone in bici che non rispettano l'obbligo di scendere e portare a mano il mezzo. Addirittura ieri, due motorini sfrecciavano davanti ai negozi, come su una strada». La paura più grande per i negozianti sono tuttavia i tempi. I lavori, a detta di Hera, dovrebbero finire a inizio settembre, per il Festival della Filosofia. Tuttavia il titolare del negozio di abbigliamento Tweed, il signor Gabbi, afferma che «gli operai del cantiere ci hanno rivelato che i lavori sono troppo grossi per poter finire in tempo». Sarà l'ennesimo cantiere che durerà più del dovuto? Intanto c'è chi cerca di ovviare al calo delle vendite, come i proprietari della gioielleria Tiziano, Cinzia e Giorgio Bonaccini. «Siamo costretti ad anticipare la chiusura alla prima settimana di agosto, per poi aprire a fine mese nella speranza che i lavori siano terminati». Tempi e calo delle vendite preoccupano gli esercenti, ma c'è anche chi è molto arrabbiato perché si è trovato, da un giorno all'altro, il cantiere davanti al negozio. E' il caso di Tamara Castagnini, dell'omonimo negozio di biancheria intima, che non ha ricevuto «alcuna comunicazione sull'inizio dei lavori. So che gli altri commercianti hanno partecipato ad un'assemblea nella quale venivano spiegati tempi e modi dei lavori, io non ne sapevo nulla». «Anche i passanti si lamentano del cantiere, - spiega Giulia Sabattini, dell'erboristeria Officinalis - e a volte litigano per i passaggi troppo stretti, specie quando le bici non sono portate a mano». Tuttavia ieri Corso Duomo ha avuto un attimo di respiro, con l'apertura di un passaggio davanti alla chiesa per permettere lo svolgimento di un matrimonio. Ma non è finita qui. Infatti una volta terminati i lavori, si attenderà qualche mese, perché il terreno si riassesti, per poi partire con la pavimentazione della zona.