Gazzetta di Modena

Modena

Elizabeth, i vignolesi porteranno nel cuore il suo giovane sorriso

di Andrea Minghelli
Elizabeth, i vignolesi porteranno nel cuore il suo giovane sorriso

Vignola. Lacrime nella piccola Pieve stracolma di amici per l’addio alla ventenne vittima di un incidente stradale

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VIGNOLA. Vignola si stringe intorno a Elizabeth e alla sua famiglia; ieri è stato il giorno dell'addio alla 20enne scomparsa mercoledì pomeriggio dopo un tragico incidente d'auto, mentre scendeva da Castello di Serravalle per raggiungere alcuni amici a Spilamberto. In tanti sono venuti per darle l'ultimo saluto: parenti, amici, tutta il team del L'Ecurie, il circolo ippico di Monteveglio dove la ragazza si allenava, in abiti equestri, quasi un'alta uniforme per l'addio alla loro compagna. Talmente tanti che la piccola Pieve di Vignola non basta a contenerli tutti: i familiari e gli amici più stretti dentro, gli altri fuori in religioso silenzio ad ascoltare le parole prima del parroco, poi degli amici e infine del padre. «Il dolore - spiega don Stefano, parroco, nell'omelia - sparirà. Elizabeth comunicava col sorriso. Ricordo che anche a lei avevo chiesto di fare un disegno per la nostra comunità di recupero dalla tossicodipendenza di Campiglio. Non mi aspettavo altro se non un semplice disegno ma lei ci si era buttata sopra a capofitto per farlo e quando glielo chiedevo mi diceva “ancora un mese e ho finito”. Alla fine quel disegno l'ha fatto… quanto amore che ci aveva messo dentro. Cercheremo di essere eredi della gioia e della serenità che portava». Poi ad andare a fianco della bara per parlare, cercare di descrivere Elizabeth vanno parenti e amici: «Il pensiero che non ci rivedremo ci distrugge ci mancheranno i tuoi sorrisi. Ora cavalchi tra le nuvole». Gli amici la invocano perché doni la sua tenerezza a chi si dovrà purtroppo abituare a non averla più, mentre altri pregano perché «sia esempio per imparare ad amare la vita e a condividerla con gli altri». Ma la parte più difficile, l'addio più doloroso è stato quello della famiglia. A fine cerimonia è toccato al padre, Patrizio, dare il commiato alla figlia, lanciando un monito a tutti. «20 anni fa - legge Patrizio da una lettera scritta a quattro mani con la madre di Elizabeth, Rossana - è caduta una stella. Ma la luce ci aveva ingannato: era un angelo. Vent'anni sono un battito di ciglia e ci siamo chiesti perché sia capitata una cosa simile. Dio aveva bisogno di un angelo in cielo, perché qui c'è troppa ipocrisia, falsità. Non ce la meritavamo. Noi tutti ora abbiamo un debito nei suoi confronti e pretendo che venga pagato. Come Elizabeth donate un sorriso: non costa nulla, arricchisce chi lo dà e chi lo riceve, dura un istante ma il suo ricordo è eterno, dà sostegno nel lavoro e sollievo a chi è stanco». La loro parte l'hanno già fatta, con una donazione in memoria di Elizabeth al canile di Savignano; il loro sorriso donato sarà quello di chi adotterà un cucciolo grazie anche a questa donazione. Ora tocca a tutti noi.