Incontri con i protagonisti per riflettere sulla legalità
Nei quattro lunedì di luglio torna “Ora Legale” organizzata da Francesco Zarzana Primi ospiti l’imprenditore Ignazio Cutrò e il giornalista Calasanzio Borsellino
MODENA. Incontri, dibattiti, presentazioni di libri sui temi della legalità. Nei quattro lunedì di luglio, ai Giardini Ducali, nell’ambito dell’Estate modenese, con inizio alle 21.30 e a ingresso libero, ritorna la rassegna “Ora Legale” a cura di Francesco Zarzana.
Il primo appuntamento è in programma lunedì 7 luglio con la presentazione del libro “Abbiamo vinto noi. Storia dell'imprenditore Ignazio Cutrò che ha detto no alla mafia” con la partecipazione non solo del giornalista Benny Calasanzio Borsellino - autore del libro edito da “Melampo” - ma anche dello stesso Ignazio Cutrò. La scrittura di Benny Calasanzio Borsellino dà voce e corpo alla battaglia dell’imprenditore siciliano contro la mafia e anche a quella che gli si presenta subito dopo, cioè la burocrazia statale. Un affresco disincantato e sincero di ciò che significa la vita di un testimone di giustizia che ha scelto di restare nella sua terra senza cambiare paese o identità.
Il 14 luglio sarà la volta di Federica Angeli, cronista di nera e giudiziaria del quotidiano “La Repubblica” che da un anno vive sotto scorta a seguito di alcune importanti inchieste che ha condotto sulla mafia del litorale romano.
«L’estate non è solo intrattenimento, ma anche riflessione - dichiara Francesco Zarzana, curatore dell’iniziativa - e i modenesi hanno sempre mostrato interesse ad ascoltare e conversare con gli ospiti presenti. La novità di questa edizione è l’allargamento dei nostri ragionamenti anche in un’ottica di temi internazionali». Gli ultimi due appuntamenti, infatti, sposteranno l’orizzonte su altri aspetti della legalità e daranno uno sguardo a ciò che succede nel mondo. Lunedì 21 si presenterà con l’autrice il libro “La guerra dentro” di Barbara Schiavulli, una delle più note giornaliste di guerra italiane, una freelance che da vent'anni si muove su tutti i fronti caldi e ne ha scritto per numerosi giornali nazionali. Ha vissuto a Gerusalemme per quattro anni; ha raccontato l'Iraq, unica italiana rimasta sul posto dopo il rapimento di Giuliana Sgrena; ha viaggiato dal Darfur al Libano, dallo Yemen alla Malesia, ma la sua seconda casa ormai è l'Afghanistan.
Chiuderà la rassegna il 28 luglio la presentazione del libro “Come vuoi morire?” che racconta la drammatica esperienza della giornalista italo-siriana (che ha studiato e vissuto a Modena) Susan Dabbous, e del suo rapimento in Siria avvenuto lo scorso anno ad opera di un gruppo legato ad al-Qaeda. Il libro è il diario di una prigionia, ma anche un inno al coraggio di un popolo, quello siriano, che non ha mai smesso di sperare nonostante l’orrore che gli si consuma intorno.