Gazzetta di Modena

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L’economia è in ripresa ma i poveri aumentano

L’economia è in ripresa ma i poveri aumentano

Il Comune ha registrato il record di richieste d’aiuto nel mese di maggio: 968 I cittadini in difficoltà nel trovare un alloggio e nel pagamento delle bollette

29 giugno 2014
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Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, visto che nel 2014 qualche segnale di ripresa è arrivato (almeno stando a quello che riferiscono le statistiche industriali), è proprio quest'anno che i servizi sociali comunali hanno registrato gli afflussi più alti di persone richiedenti aiuto. Dati quasi costantemente superiori alle 800 richieste al mese, con un picco di 968 in maggio 2014, mai raggiunto negli ultimi tre anni.

Il Comune di Sassuolo pubblica regolarmente ogni mese il numero dei richiedenti aiuto ai suoi sportelli, ma una comparazione dei dati mese per mese fa emergere come la crisi sia magari prossima alla conclusione per qualche gruppo industriale, ma sia ancora piena e totale per le persone. Dal giugno 2011 non si superavano le 800 richieste mensili e fra il 2012 e il 2013 la situazione sembrava attesta fra 300 e 500 richiedenti. Da settembre 2013 invece il dato ha ricominciato a salire: 770 in ottobre, 858 in gennaio, 828 in aprile, 968 in maggio. Interessante anche notare che la percentuale di stranieri assistiti è aumentata nell'ultimo periodo. Una circostanza che contrasta con dichiarazioni e provvedimenti presi dalla giunta di Luca Caselli, che aveva l'obiettivo di rivolgere i suoi aiuti prima di tutti agli italiani e ai residenti storici. Se il regolamento per la residenzialità storica nell'assegnazione delle case popolari è stato approvato solo in maggio 2014, provvedimenti in tal senso, erano stati presi anche prima, favorendo i residenti da oltre dieci anni su alcuni specifici capitoli di assistenza sociale.

Ma gli effetti per ora non si vedono, anzi a voler essere esatti, dalle dimissioni da assessore ai servizi sociali di Giorgio Barbieri, quando Caselli assunse ad interim la delega, la percentuale di stranieri assistiti è salita da un indicativo 31-32 per cento a oltre il 40 per cento: 42 in settembre 2013, addirittura 55 in ottobre, 47 in novembre. E anche nel 2014 è rimasta sempre sopra il 40 per cento, dato anomalo anche rispetto a quelli di altri importanti enti che si occupano di assistenza, quali la Caritas. che registra con costanza un terzo circa degli aiuti a cittadini stranieri.

Difficile ipotizzare una spiegazione: nuovi arrivi in massa dall'estero non risultano a livello demografico. Può essere che una parte degli italiani assistiti abbiano nel frattempo ritrovato lavoro e sostentamento, liberando posti per cittadini stranieri in precedenza esclusi dalle graduatorie e ora aventi diritto. Ma siamo assolutamente nel campo delle ipotesi. Resta comunque maggioritaria la richiesta di assistenza sul problema casa, seguita dagli aiuti per le spese mensili, quali bollette e poi dagli aiuti una tantum per situazioni contingenti.