Uno squillo allunga la vita Ecco il software salva-cure
La società modenese Fb ha ideato un sistema per il controllo dei pazienti cronici Domande automatizzate via web per verificare la corretta assunzione di farmaci
Una telefonata allunga la vita? Forse sì, a giudicare da un software elaborato a Modena da una società di comunicazione specializzata in ambito sanitario. Grazie al nuovo pacchetto saranno possibili chiamate automatizzate in grado di interagire con migliaia di malati contemporaneamente, ogni giorno. Il risultato? Notizie esatte, in tempo reale, sulle loro condizioni di salute con forti risparmi su farmaci e ricoveri.
«L’idea ci è venuta come logica conseguenza del nostro lavoro - spiega Fulvio Bruno, 57 anni, amministratore delegato della Fb Communication, laurea a Modena e un’esperienza di manager negli Usa e a Londra per quindici anni - Molto spesso la causa dei fallimenti nelle cure per i pazienti cronici sta nel fatto che i diretti interessati non seguono con puntualità e metodo le terapie assegnate.
Le ragioni possono essere diverse ma la sostanza del problema non cambia. Le conseguenze solo colossali per i sistemi sanitari dei vari paesi, costretti a interventi molto più costosi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità fino al 50% dei pazienti non assume correttamente i farmaci correttamente quando si tratta di malattie croniche. In Inghilterra la spesa per farmaci usati non correttamente ammonta a 4 miliardi di sterline. Per i trattamenti a lungo termine l’aderenza terapeutica comincia a diminuire già dopo dieci giorni. In Europa questo significa una spesa evitabile di 1,25 miliardi di euro e 200 mila morti premature ogni anno».
Detto e fatto. La Fb Communication di via Bonacini si è messa al lavoro forte delle relazioni internazionali acquisite in anni di esperienza organizzando convegni in Italia e all’estero. Dopo aver interpellato decine di esperti la soluzione è arrivata. Un pool di giovani informatici l’ha messa a punto e testata assieme alla facoltà di Ingegneria di Ferrara.
«Abbiamo cominciato a studiare le applicazioni negli ospedali e in Italia siamo partiti in Sicilia - spiega Bruno - I risultati di questi sistemi sono eccellenti dimezzando i ricoveri per le ricadute della malattia. E le spese per le Ausl sono minime. Anzichè affidare, come si è tentato sperimentalmente all’estero, di a un call center le chiamate o ai sanitari, con ovvi problemi di costi e di accuratezza nelle risposte, con il nostro sistema è tutto automatizzato. Sia che si tratti di una app da scaricare sul telefonino o di collegamenti via computer, l’utente può rispondere a poche domande base con un sì o un no che corrispondono ai tasti 1 e 2. Se il paziente è allettato è possibile il collegamento a voce con un altro dispositivo o computer. E in casa di mancata risposta scatta l’allarme sanitario».
Saverio Cioce