Gazzetta di Modena

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Assunzioni farsa, pronto ricorso

Assunzioni farsa, pronto ricorso

Sette ostetriche sotto contratto al Policlinico senza graduatoria ma seguendo l’ordine alfabetico

30 giugno 2014
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Zurlini? Non assunto. Zini? Nemmeno. Vaccari? Neppure. Rossi? Figuriamoci. E così via, scorrendo dalla Z alla A i 940 nomi delle aspiranti ostetriche che avevano fatto domanda al Policlinico per il concorso messo a bando lo scorso maggio. Che cosa c’entra l’ordine alfabetico per un concorso pubblico, o anche solo per la selezione di personale? Per il Policlinico è la soluzione che risolve un problema.

Conclusione bizzarra, grottesca, ma soprattutto grave e inaccettabile secondi i basilari criteri di trasparenza che dovrebbe avere la pubblica amministrazione.

Già, perché nel 2014 succede che si assuma prendendo come criterio l’ordine alfabetico. Se ti chiami Abracadabra di cognome, il posto è tuo. Se ti chiami Zuzzurellone di cognome sarai disoccupato per la vita. Certamente non potrai lavorare al Policlinico di Modena. È tutto scritto nero su bianco in una determina del 27 giugno scorso che conferisce incarichi straordinari a tempo determinato a sette ostetriche.

Il bando prevedeva la composizione di una graduatoria, poi il Policlinico si è accorto - viene da chiedersi se con ritardo visto che l’estate e le sostituzioni estive appunto non sono arrivate all’improvviso - che servivano con urgenza sette ostetriche e, non avendo ancora completato la gara, si è trovato nell’impossibilità di decidere seguendo un criterio che premiasse il merito.

Nella determina si parla di «improcrastinabile esigenza di inserire in servizio sette persone in possesso di quella qualifica a seguito di una situazione di elevata criticità attualmente presente nell’unità operativa di ostetricia, causata da carenze in organico dovute ad assenze a vario titolo. L’azienda non dispone di alcuna graduatoria utile per l’assunzione, altre graduatorie regionali erano insufficienti a soddisfare le esigenze di Modena, così le persone sono state contattate secondo l’ordine alfabetico». E la graduatoria vera e propria? Sarà pronta tra qualche mese, c’è da sperare prima della fine di questi contratti, che dureranno quattro mesi, così da permettere a chi si troverebbe primo in graduatoria di essere assunto. Il Policlinico non commenta ufficialmente l’accaduto, fa solo sapere che il criterio utilizzato serviva per risolvere un problema. Addirittura il sorteggio sarebbe stato più giusto e inappuntabile. Certamente non l’ordine alfabetico per «garantire i livelli assistenziali». Non importa riportare qui i nomi di chi è stato assunto, non sono loro le colpevoli. È il sistema tutto da rivedere.

La denuncia di questo grave episodio è arrivato da una delle concorrenti: «Cioè, in un paese dove trovare lavoro è più difficile che trovare il classico ago nel pagliaio, vengono assegnati i posti in base all'iniziale del cognome? Ma se è così andiamo di corsa a chiedere il cambio alle autorità e ci faremo chiamare tutti “Ababa” perché se qualcuno si chiama Zorro resterà per sempre senza lavoro. Mi rivolgerò alle autorità competenti per capire se ci sono gli estremi per una denuncia e portare la vicenda in tribunale». Il ricorso è già pronto, e se dovesse diventare un ricorso di massa per il Policlinico sarebbero problemi

Davide Berti

@dvdberti

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