Gazzetta di Modena

Modena

l’area assegnata senza bando

Caso Cnh, la Discovery farà ricorso al Tar

Caso Cnh, la Discovery farà ricorso al Tar

È iniziata male e finita peggio. In poche parole è questo che è successo sull’area della Cnh, ormai da due mesi alla ribalta delle cronache per il curioso iter di assegnazione scelto dal Comune,...

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È iniziata male e finita peggio. In poche parole è questo che è successo sull’area della Cnh, ormai da due mesi alla ribalta delle cronache per il curioso iter di assegnazione scelto dal Comune, privo di quei requisiti di trasparenza e opportunità che assegnazioni di questo genere richiedono.

L’ultimo incontro avuto con l’assessore allo sport Giulio Guerzoni, infatti, è stata una fumata nera a tal punto che la Discovery Sport Planet, fino ad oggi titolare della concessione dell’impianto e da domani teoricamente non più titolata a gestire l’area, ha deciso di fare ricorso al Tar: «Nonostante il sindaco avesse espresso la volontà di trovare un accordo e avesse delegato l’assessore Guerzoni a trovare la formula migliore, ciò non è avvenuto. Impugneremo la delibera ricorrrendo al Tar e diffidando l’Ats che secondo il Comune dovrà subentrare. Da parte nostra c’è sempre stata piena volontà per trovare una soluzione che mettesse d’accordo tutti, evidentemente così non è per altri», dicono dalla Discovery. Non è bastata, quindi, la protesta sotto al Comune di quindici giorni fa, in occasione del primo consiglio comunale.

La vicenda è ormai nota. Si tratta dell'area della Cnh (ex Fiat), un complesso di 46mila metri quadrati dove hanno sede impianti sportivi (campo da calcio, pista d’atletica, tennis) che l’amministrazione non ha messo a bando o assegnato con criteri che rispondano a una logica. Il Comune sapeva dal 30 novembre scorso che l'area sarebbe tornata in sua disponibilità e non può quindi parlare di procedura d'urgenza. C'è stato tutto il tempo per indire un procedimento di evidenza pubblica e costruire un percorso per le graduatorie di merito con criteri di valutazione che il Comune ad oggi non ha.

«Escluderci da dibattito, dalla possibilità di continuare a svolgere la nostra attività sui campi dell'ormai ex centro sportivo Cnh-Fiat - avevano scritto dalla Discovery - significa rinunciare alle competenze maturate sino a oggi, significa rinunciare ai rapporti stabiliti con la comunità in otto anni di attività. Significa, cioè, un disvalore per il quartiere Sacca. In questi anni abbiamo dimostrato di poter crescere con le nostre sole forze, senza mai chiedere nulla a nessuno e ora vorremmo proseguire con le nostre politiche di sviluppo con nuovi investimenti, vale a dire incrementare i servizi che stiamo rendendo a tanti giovani e alle loro famiglie. Non vogliamo che il 30 giugno, quando terminerà la gestione degli impianti da parte della Cnh-Fiat, rappresenti la fine di questa bella storia di sport e con noi non lo vogliono una comunità formata da 400 famiglie». (d.b.)