Gazzetta di Modena

Modena

Il Papa scrive a don Walter per i 50 anni di sacerdozio

Camposanto. La sorpresa ieri durante la festa che è stata organizzata dai fedeli Benedizione apostolica per il sacerdote che dice: «Ma c’è ancora tanto da fare»

2 MINUTI DI LETTURA





CAMPOSANTO. È arrivato anche il saluto di Papa Francesco ieri mattina, durante la messa con cui si sono celebrati i 50 anni di ordinazione sacerdotale di don Walter Tardini. La cerimonia con cui è stato festeggiato il mezzo secolo di sacerdozio del “don Camillo” di Camposanto, com’è stato chiamato durante la funzione don Walter, è stata molto toccante e partecipata. Alla messa, che si è svolta nella nuova chiesa del paese, a pochi passi da quella resa inagibile dal sisma, hanno partecipato anche la sorella del don, e alcuni amici provenienti da Modena, oltre a tanti parrocchiani. La folla era così numerosa che sono state allestite sedie anche sul sagrato, dov’è stato poi organizzato anche il buffet. Ha scritto Papa Francesco a don Walter: «Sua Santità imparte di cuore la benedizione apostolica in occasione del cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale ed invoca copiosi doni e conforti celesti, auspicando che il suo ministero sia sempre icona e trasparenza del volto di Cristo». Il don, che da poco ha festeggiato i 76 anni, è a Camposanto da 15, dov’è arrivato da Solara e Bomporto. «Il don è un vero don, all’antica, alla don Camillo - ha detto una giovane durante la messa - porta le benedizioni anche quando nevica, che sta a parlare con qualcuno fino a tardi, che gira con le scarpe vecchie e la bici rotta». Un parroco che mette il cuore in ogni cosa che fa e con il quale gli abitanti di Camposanto hanno vissuto momenti talvolta anche drammatici, soprattutto negli ultimi due anni, quando il terremoto ha travolto la Bassa. Ieri il paese ha celebrato don Walter con una festa al termine della messa. Numerose le manifestazioni d’affetto arrivate. «Sono molto emozionato per la lettera ricevuta dal Papa per questo anniversario - ha commentato don Walter Tardini, minuto nell’aspetto esteriore, ma considerato una roccia dai parrocchiani - è stata una bella sorpresa vedere come il Pontefice si interessi del parroco di un piccolo paese che mette il cuore in tutto quello che fa. Il terremoto ci ha segnati profondamente, ma noi continuiamo ad andare avanti, avendo fede. Rimane da ricostruire la nostra chiesa in centro. Non sarà un percorso facile e serviranno tanti soldi. Ma siamo fiduciosi e dentro di me dico: e se rientrassimo questo Natale? Pur sapendo che si tratta di un’eventualità e non di una certezza», conclude mentre si prepara ad abbracciare amici e parenti.

Serena Arbizzi