Polisportive, è guerra S. Faustino-Corassori sulla nuova palestra
In via Wiligelmo locali rifatti al posto dei campi da bocce «Lavori senza permesso». Chiesto un accesso atti al Comune
Una volta erano capisaldi sui quali contare. Adesso che la crisi, già da qualche anno, le ha travolte e spesso sono state tenute in vita dal Comune senza una vera e propria logica di riorganizzazione, finisce che le polisportive si scontrano, l’una contro l’altra, senza esclusione di colpi.
Due fazioni vere e proprie, a pochi chilometri l’una dall’altra, la Polisportiva Corassori di via Leonardo Da Vinci e la Polisportiva San Faustino di via Wiligelmo.
Il motivo del contendere è, ufficialmente, la sezione ginnastica: insegnanti che se ne vanno da una (la Corassori) per dare vita a corsi nell’altra (San Faustino). Fin qui nulla di male, nella normale logica di concorrenza che nel 2014 può coinvolgere anche le polisportive. Dietro, però, c’è molto di più, come lascia intendere il presidente della polisportiva Corassori Francesco Cimino, a partire dalla costruzione di una nuova palestra sulla quale la Corassori ha già chiesto un accesso atti al Comune: «Ci teniamo a sottolineare - scrive Cimino in una lettera inviata a tutti i tesserati della polisportiva, diverse centinaia di famiglie - che per quanto stabilito dal nuovo regolamento comunale, approvato solo qualche mese fa e ben a conoscenza di tutte le polisportive modenesi, e per quanto detto e ribadito da sempre ed in più occasioni dai dirigenti del nostro ente di promozione sportiva, sarebbe stato necessario e anche utile decidere riguardo i nuovi investimenti tenendo conto soprattutto di una programmazione globale del territorio anche dal punto di vista di impiantistica sportiva, oltre al fatto che sarebbe stato opportuno ed obbligatorio chiedere le dovute autorizzazioni previste dal regolamento stesso. Ovviamente niente di tutto questo è stato fatto per circa sei mesi e si è lavorato nel più assoluto riserbo che io preferisco, in modo più realistico, chiamare omertà. Davvero molto strana tutta questa fretta, ed ancora molto più strano questo atteggiamento, senza coinvolgere, non perché è una libera e opzionale scelta ma come obbligo, gli uffici comunali competenti ed ancora di più il mondo sportivo coinvolto».
Una palestra, quindi, nuova, creata ad hoc per sviluppare questa attività, che la Polisportiva San Faustino ha scelto di ospitare rinunciando a quattro campi da bocce. Di per sè anche una operazione meritoria e al passo coi tempi e con le esigenze della città. Peccato , però, che in Comune nessuno sapesse nulla: la riconversione dell’impianto da bocce, infatti, non era stata autorizzata e Coop Spazio, la società strumentale che fa capo ad alcune polisportive ha deciso in autonomia di procedere ai lavori seguendo la logica del diritto di superficie. Non modificando la destinazione d’uso, Coop Spazio ha optato per l’autogestione. Un po’ troppo, trattandosi sempre di “cosa pubblica”.
«La Corassori è altro - scrive sempre Cimino - si differenzia da tante altre polisportive e negli anni non è stata costretta a sottostare all’obbligo di essere aggregata ai cosiddetti gruppi di potere che con lo sport hanno ben poco a che fare».
Davide Berti
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