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Corso Duomo: «Fate in fretta o qui si chiude tutti»

Corso Duomo: «Fate in fretta o qui si chiude tutti»

Il cantiere per la posa di tubature e cavi elettrici preoccupa i commercianti: «Aprite almeno alcuni varchi per i clienti»

28 giugno 2014
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Da pochi giorni Corso Duomo è piombato nel caos. Nel tratto compreso fra Via Emilia Centro e Corso Canalgrande a partire dal 24 giugno, Hera ha dato il via ad un cantiere lavori per il rifacimento delle reti gas, acqua, fognatura e di alcuni tratti di rete elettrica. Inevitiabili i disagi. Mancanza di passaggio, calo delle vendite, biciclette e addirittura motorini che sfrecciano nei pochi centimetri di marciapiede rimasto libero, polvere e rumore assordante.

Se gli esercenti hanno le loro buone ragioni per lamentarsi, sono comunque consapevoli che «prima o poi le tubature andavo rifatte», commenta Roberto Nadalini, della tabaccheria sul Duomo, «ma non esiste un periodo migliore di un altro per iniziare i lavori: le vendite ne risentono comunque. Il mio negozio ha da sempre attirato turisti, per comprare souvenir. Ora non sono nemmeno più visibile». Ma i disagi non terminano qui. «Tabaccheria, bar, edicole sono le più penalizzate perché i nostri prodotti possono essere trovati in altre parti della città. Se i clienti fanno fatica ad arrivare a piedi, vanno da un'altra parte».

Poche vetrine più in là, le lamentele non si placano. Un cliente del negozio Caporiccio, Lauro Lancellotti: «tutto questo è penalizzante per i negozi. Per non parlare delle persone in bici che non rispettano l'obbligo di scendere e portare a mano il mezzo. Addirittura ieri, due motorini sfrecciavano davanti ai negozi, come su una strada». La paura più grande per i negozianti sono tuttavia i tempi. I lavori, a detta di Hera, dovrebbero finire a inizio settembre, per il Festival della Filosofia.

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Tuttavia il titolare del negozio di abbigliamento Tweed, il signor Gabbi, afferma che «gli operai del cantiere ci hanno rivelato che i lavori sono troppo grossi per poter finire in tempo». Sarà l'ennesimo cantiere che durerà più del dovuto? Intanto c'è chi cerca di ovviare al calo delle vendite, come i proprietari della gioielleria Tiziano, Cinzia e Giorgio Bonaccini. «Siamo costretti ad anticipare la chiusura alla prima settimana di agosto, per poi aprire a fine mese nella speranza che i lavori siano terminati». Tempi e calo delle vendite preoccupano gli esercenti, ma c'è anche chi è molto arrabbiato perché si è trovato, da un giorno all'altro, il cantiere davanti al negozio. E' il caso di Tamara Castagnini, dell'omonimo negozio di biancheria intima, che non ha ricevuto «alcuna comunicazione sull'inizio dei lavori.

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So che gli altri commercianti hanno partecipato ad un'assemblea nella quale venivano spiegati tempi e modi dei lavori, io non ne sapevo nulla». «Anche i passanti si lamentano del cantiere, - spiega Giulia Sabattini, dell'erboristeria Officinalis - e a volte litigano per i passaggi troppo stretti, specie quando le bici non sono portate a mano». Tuttavia ieri Corso Duomo ha avuto un attimo di respiro, con l'apertura di un passaggio davanti alla chiesa per permettere lo svolgimento di un matrimonio. Ma non è finita qui. Infatti una volta terminati i lavori, si attenderà qualche mese, perché il terreno si riassesti, per poi partire con la pavimentazione della zona.