Gazzetta di Modena

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a bologna

Chiese, un corso per il ripristino

Le lezioni da ottobre: si impara come renderle a prova di sisma

18 agosto 2014
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Chiese fragili, fragilissime. In Emilia Romagna sono «gli edifici maggiormente esposti agli effetti» di calamità come i terremoti. E, pur nell'«estrema rarità temporale» con cui si verificano, occorre rimboccarsi le maniche e capire come proteggerle e consolidarle. È per questo che il centro studi per l'architettura sacra e la città della Fondazione Cardinal Giacomo Lercaro, cioè Bologna, hanno organizzato un corso di formazione professionale su «Il miglioramento antisismico e ripristino post-sisma delle chiese storiche»: si rivolge a professionisti della progettazione e del restauro delle strutture storiche per «fornire conoscenze specifiche» sulla progettazione «di opere di miglioramento antisismico e di ripristino degli edifici storici danneggiati» dal sisma. Ce n'è bisogno, a quanto pare: il terremoto che colpì l'Emilia nel maggio 2012 «ha rivelato ancora una volta la grande fragilità degli edifici ecclesiali quando sottoposti a movimenti tellurici», si legge nella presentazione del corso che vedrà in cattedra l'ingegner Giovanni Cagni. Le lezioni si articoleranno in quattro giornate di otto ore ciascuna; si inizia il 24 ottobre. E, vista la natura del corso, alcune lezioni si svolgeranno direttamente all'interno o nei pressi di edifici ecclesiali. Nel diffondere il modulo per le iscrizioni, il centro studi spiega appunto che le chiese in regione sono fragili e «la conoscenza delle tecniche e delle modalità di recupero post-sisma, ma anche e soprattutto di miglioramento sismico, rappresenta una necessità per coloro che sono incaricati di praticare interventi di restauro e recupero degli edifici religiosi storici».