«Giustizia con meno processi»
In base ai dati riportati dal “Sole” siamo in coda per tempi e fascicoli
Conto alla rovescia per l’annunciato progetto governativo di riforma delle procedure giudiziarie. Anche a Modena si fanno i conti con i tempi e i numeri dei processi dopo che il Sole 24 Ore ha pubblicato una propria tabella che fotografa la situazione nelle 103 province, anche se non in tutte i dati sono omogenei. Il quotidiano della Confindustria poi divide il numero delle cause per ogni mille residenti del territorio considerato e ha stilato una graduatoria in cui sono quantificati i processi pendenti.
A dispetto dello stato di coma in cui versano gli uffici giudiziari modenesi, i dati generali fornito dal Ministero della Giustizia assegna a Modena una posizione invidiabile. Ad esempio siamo al 78° posto su 92 province per quanto riguarda il totale delle cause, all’80° su 99 province per i numeri dei processi civili di primo grado iscritti nel 2012 e all’83° su 98 per quanto riguarda i giudizi penali iscritti sempre due anni fa. La conclusione dei compilatori è abbastanza perentoria e dipinge la realtà attorno alla Ghirlandina come una terra poco litigiosa e con pochi guai. Peccato che i numeri vadano pesati e non solo contati nel pallottoliere delle statistiche. Se si vanno a guardare i tempi degli appelli piuttosto che il rapporto dei fascicoli pendenti per ogni dipendenti, si scoprirebbe che giudici, cancellieri e ausiliari sono schiacciati da una mole di procedimenti che ha pochi paragoni. A cominciare dai ricorsi per le multe che vengono sistematicamente girati alle toghe anzichè essere chiariti dai vari corpi della Municipale.
E poi c’è il fattore economico: nel 2013 i nuovi ricorsi alle Commissioni Tributarie provinciali sono state 1.156, facendo salire Modena al 63° posto. (s.c.)