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Lo picchia con il badile dopo l’incidente

Lo picchia con il badile dopo l’incidente

Bomporto. Si scontrano e un 37enne perde la testa, aggredisce l’altro automobilista e lo manda all’ospedale: arrestato

19 agosto 2014
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BOMPORTO. Un banale incidente stradale, il tentativo di discutere di chi fossero le responsabilità, e si è ritrovato rapinato del cellulare con il quale voleva forse chiamare le forze dell’ordine.

Soprattutto pestato a sangue, con l’utilizzo di un badile che gli ha procurato ecchimosi ovunque, specie al volto, tanto da rendere necessario il trasporto in ospedale a Modena.

È la inquietante disavventura capitata ad un 57enne del posto, che ieri prima dell’alba percorreva la Panaria Bassa, nel tratto tra Bomporto e Bastiglia.

Non fosse stato per un testimone di passaggio che ha notato la scena e la sua violenza, poteva finire anche peggio, o in uno di quei racconti dell’assurdo che, a dimostrarli, richiedono tempo e investigazioni non sempre così garantite.

Dall’altra parte un personaggio che ieri mattina con l’arrivo dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Modena si è guadagnato le manette. Presto tornerà libero, conoscendo tempi e modi della giustizia. Ma l’inquietudine sociale che questa bravata provoca resta tutta, a prescindere dagli esiti e dai fattori scatenanti.

Sono le 5 di ieri quando A.F., 37 anni, viaggia sulla Panaria Bassa. Per cause in corso di accertamento, la sua auto si tocca con il furgoncino del 57enne, sulla provinciale 2 tra Modena e Bomporto.

Nasce il confronto, che ben presto si trasforma in quello che il testimone descrive come una colluttazione. La telefonata ai carabinieri consente l’arrivo tempestivo della pattuglia, che si trova davanti ad un contesto equivalente ad un brutale pestaggio.

C’è infatti un uomo a terra, sanguinante, sconvolto, colpito ripetutamente anche al volto da un badile che l’altro ha usato come arma per farsi giustizia da sè. Arma rivolta anche al furgone, preso ripetutamente a colpi violenti, come per distruggerlo.

I carabinieri bloccano il picchiatore-sfasciatore in evidente stato di alterazione emotiva, lo controllano e si scopre che in tasca ha il cellulare della controparte, preso ovviamente con la forza.

Tanto basta per qualificare l’episodio come rapina. Il 37enne viene ammanettato e indagato anche per il danneggiamento, una volta accompagnato in caserma. Quanto alle lesioni, dipenderà dal tempo della guarigione: in ospedale, dove lo accompagna l’ambulanza, il 57enne viene infatti giudicato guaribile in 25 giorni, si vedrà quindi se per un processo per il pestaggio (oltre a rapina e danneggiamento) servirà la querela, come richiede la legge per prognosi non gravi.

Non è finita: al controllo alcoltest, il 37enne risulta ubriaco, tre volte oltre il massimo consentito. Verrà processato anche per questo. Comunque, per un po’ almeno non potrà guidare. Sulla Panaria.