«Statuto, chiarire i costi della commissione»
Il capogruppo di minoranza Iacopo Lagazzi al sindaco: «Le modifiche vanno condivise»
GUIGLIA. A Guiglia le polemiche tra la maggioranza e la minoranza consiliare non accennano a smorzarsi. Nell'ultimo Consiglio comunale il capogruppo di minoranza Iacopo Lagazzi aveva sottolineato che la maggioranza, nel momento di redigere il documento sulle linee future dell’amministrazione di Guiglia, lo aveva integrato con alcune proposte della minoranza; il sindaco Monica Amici aveva replicato che tutto ciò non era vero. Ha preso nuovamente la parola Lagazzi: «Prendo atto che il sindaco considera non veritiere alcune mie dichiarazioni rese durante l'ultima seduta del Consiglio comunale. Ma in quella sede le mie dichiarazioni non sono state da lei smentite». Lagazzi continua dicendo che «in campagna elettorale siamo stati i primi a parlare di modifiche allo statuto, di partecipazione dei cittadini, di progetti come la pista di atterraggio che erano in parte contenuti nel programma della campagna elettorale della lista di centrosinistra del 2009 e sono poi stati inseriti nei programmi delle altre liste. Il sindaco Amici invece dovrebbe motivare perché non ha portato avanti nella precedente legislatura la modifica allo statuto, la partecipazione dei cittadini, la pista di atterraggio per gli elicotteri. Le ultime modifiche allo statuto risalgono al 2008, ci sembra un interesse un po' tardivo». Per quanto riguarda la commissione redigente dello statuto, il capogruppo di minoranza sostiene che «vorremo avere noi delucidazioni su quali siano i costi in carico al Comune che essa potrebbe determinare. Costi economici o costi in termini di tempo? Nel primo caso noi abbiamo già dichiarato che come consiglieri di minoranza intendiamo destinare quanto percepito a titolo di gettone a progetti per i nostri cittadini e abbiamo invitato la maggioranza a fare altrettanto. Non abbiamo nessuna difficoltà ad inserire nello statuto che tali commissioni siano a titolo gratuito. Nel caso la risposta sia la seconda noi il tempo e la voglia li troviamo, ci siamo presi un impegno nei confronti dei cittadini che vogliamo adempiere fino in fondo». Lagazzi dice di non considerare le modifiche allo Statuto come un mero atto burocratico «proprio perché è l'atto che stabilisce l'ordinamento generale del nostro Comune, un evento importantissimo nel quale le minoranze devono poter svolgere il loro ruolo. Se non si individuano le commissioni si impedisce alla minoranza di fare ciò che è chiamata a fare».
Andrea Ghiaroni