L’ultimo addio a Eliseo Ferrari
Il ricordo della Scacchetti (Cgil) tra bandiere Anpi, Fiom ed ex Pci
Sono venuti in tanti per l’ultimo saluto e il suo funerale è stato come l’aveva voluto. Rito civile alle camere ardenti dell’ospedale di Baggiovara, con i suoi compagni di una vita e i sindacalisti più giovani, che lo conoscevano solo di nome e di fama. Per dare l’ultimo addio al sindacalista Eliseo Ferrari, 89 anni, colonna della Fiom, è venuta anche Tania Scacchetti, segretaria della Cgil che lo ha ricordato con poche e toccanti parole.
«Siamo orgogliosi che sia stato dei nostri» ha detto alle persone che circondavano la bara in legno chiaro su cui era posato un mazzo di garofani rossi.
A rendergli omaggio c’erano i labari della Cgil, della Fiom e dell’Anpi, l’associazione dei partigiani di cui era sostenitori. Ma soprattutto erano presenti i suoi amici di sempre come Renzo Montorsi, che pure lo ha ricordato davanti a più di cento persone arrivate anche dalla provincia. «Era una persona - ha detto con la voce incrinata dalla commozione - come oggi ce ne sono poche. Era capace di impegnarsi allo spasimo pur di non lasciare niente di intentato in una trattativa sindacale e non si risparmiava quando c’era da impegnarsi in prima persona. Non si è mai tirato indietro».
Già, un militante a tutto tondo che sin da quando aveva diciott’anni ed era salito in montagna per unirsi con i partigiani della Divisione Garibaldi non aveva mai nascosto le simpatie comuniste. Operaio in fonderia e rappresentante in fabbrica per la rinata Fiom nel dopoguerra, si trovò ad essere testimone e protagonista nella giornata del 9 gennaio 1950, quella che è passata alla storia per “l’eccidio delle Fonderie”, quando le forze dell’ordine spararono sulla folla uccidendo sei persone e ferendone altri 200.
Ieri, per l’ultima volta, era presente anche la bandiera della cellula del Pci attiva nelle Fonderie Riunite, dedicata all’ex partigiano Lamberti. A lui, “Elis il biondino” come lo chiamavano in battaglia, questo ricordo sarebbe piaciuto.
Le Fonderie Riunite non esistono più e anche dei 700 operai che ci lavoravano quelli ancora al mondo sono rimasti in pochi. Non c’è più neanche il Pci e oggi il Pd alla festa nazionale dell’Unità di Bologna ha scelto di commemorare De Gasperi, grande statista sì ma anche premier di quel governo con Scelba ministro dell’Interno che ordinava le cariche di polizia e la repressione armata nelle piazze. Sono i ricorsi della storia, dei tempi cambiati. Ma Ferrari su quei fatti la sua idea l’ha avuta sempre ben chiara e per evitare che la memoria di quei giorni si perdesse ci ha pure scritto sopra un libro. (s.c.)