Gazzetta di Modena

Modena

FURTI

Rubati due quadri da 11mila euro

In un casolare di un antiquario in via Cavezzo che era stato messo in vendita

20 agosto 2014
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Un altro furto d'arte ha colpito Modena dopo la sparizione del Guercino dalla chiesa di San Vincenzo. Questo colpo, di altra portata, ha ben poche correlazioni con quello messo a segno da ladri professionisti nella chiesa In centro a Modena e indubbiamente in committente, se per caso dovesse esistere, non è certo lo stesso. Comunque sia, i ladri hanno fatto un cospicuo bottino: una tela da 10mila euro e una da mille, quadri che il proprietario, un antiquario, aveva acquistato nel circuito Telemarket. Il colpo è stato scoperto verso le 20.30, quando l’antiquario Luciano Palomba, che risiede altrove, ha raggiunto il casolare di campagna in via Cavezzo a Baggiovara, lo stabile che da un po’ di tempo sta cercando di vendere. Ha trovato un cancello aperto, la porta d0’ingresso forzata e spalancata e nel giardino, abbandonato, un quadro di piccole dimensioni. I ladri erano entrati indisturbati, approfittando anche dell’assenza di un sistema d’allarme, e hanno portato via due tele. Una, che l’antiquario pagò 20 milioni di lire, era un olio su tela “paesaggio di primavera” di Michele Cascella (da non confondersi con il nipote, il ben più noto scultore Pietro, passato agli onori della cronaca per il fatto di aver realizzato il mausoleo di Berlusconi nel parco di Arcore), pittore del Novecento.

L’altra tela era un Mario Schifano, tecnica mista-collage su tela, pagato 2 milioni di lire. Il proprietario ha spiegato agli agenti della Volante e a quelli della Mobile arrivati sul posto per le indagini che la casa non era arredata, se non in una stanza dove aveva ancora delle tele e alcuni pezzi d’antiquariato, perché la stava mettendo in vendita. Aveva già effettuato qualche annuncio e qualche persona era stata in visita al casolare proprio per osservare e decidere per l’eventuale acquisto.

È probabile, a detta delle forze dell’ordine, che qualche potenziale acquirente in realtà fosse invece un malintenzionato che, notato i quadri, abbia valutato l’occasione di fare il colpo. Avviate le indagini.