Trascorsi altri 2 mesi ma Gigetto resta un servizio omaggio
Le macchinette obliteratrici non vanno, pochi convalidano Filt-Cgil sollecita un incontro: ne va del futuro dell’azienda
MODENA. Passano i mesi, sono ormai tredici quelli senza possibilità di timbrare i biglietti, e ne sono passati quasi 3 da quando la Gazzetta di Modena ha sollevato il caso lanciando il Modena-Sassuolo come il treno pubblico europeo in cui si viaggia gratis. Bene, non si vede ancora una soluzione ai viaggi gratuiti e ai disservizi della linea "Gigetto".
A denunciare la vergognosa situazione di “stallo” la segretaria della Filt Cgil Giulia Grandi scesa in campo chiedendo «Un incontro urgente congiunto tra tutti i soggetti coinvolti visto che dal primo luglio 2013 si è generato un mancato introito economico importante per il settore pubblico sempre più in difficoltà. E' diritto dei cittadini avere il servizio erogato in modo efficiente e sicuro». Siamo dunque davanti a un classico esempio di disservizio e di sperpero di soldi pubblici, peraltro sempre più esigui dunque preziosi. "Gigetto", il treno metropolitano serve un bacino di utenza di quasi 300mila abitanti ed è utilizzato ogni giorno da circa 2500 utenti secondo dati regionali.
Ma com'è ormai noto su quella linea usata da studenti e lavoratori in modo assiduo almeno 10 mesi l'anno non si vede un controllore che sia uno e soprattutto nelle stazioni non funzionano le "macchinette" che obliterano i biglietti. Insomma si viaggia gratis, o meglio a spese della collettività e nessuno rimedia. Nei mesi scorsi è infatti andato in scena un incredibile scaricabarile sul tema tra l'assessore regionale Alfredo Peri, Seta che gestisce i vidimatori, Fer che gestisce la stazione Piccola e la società Tper che gestisce invece il servizio. Ora la Cgil plaude all'accordo tra sindacati e Regione per il rilancio del trasporto pubblico locale, ma apre un contenzioso su Gigetto tenuto anche conto che la Regione ha ottenuto 360mila euro secondo parametri di efficienza ed efficacia. Magari altrove e non sulla martoriata linea Modena Sassuolo.
«Siamo preoccupati - spiega Gaetano Pipoli della Filt Cgil - per il mancato introito e per il futuro dei lavoratori. Per questo chiediamo l'incontro tra le parti, vanno installate le obliteratrici perché sul treno salgono sempre più portoghesi. Tra l'altro i controllori sui mezzi hanno sempre delle discussioni poiché ogni viaggiatore con biglietto dovrebbe avvisare che non è possibile timbrare, insomma un vero paradosso. Stiamo anche aspettando il progetto di fattibilità che il Comune ha fatto fare alla Camera di Commercio».
A quanto pare questo progetto sarebbe pronto e si potrebbe renderlo pubblico, visto che sarebbe stato pagato dal Comune alla Camera. E non manca la beffa, sempre pensando alle inefficienze della burocrazia. Sul sito della società "Tper Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna", si dà grande evidenza agli abbonamenti. Ma qualcuno vuole spiegare perché fare abbonamenti, e appunto biglietti, se poi nessuno sul treno controlla e le vidimatrici non funzionano? A primavera sono cambiate molte amministrazioni dei comuni lungo la linea ferroviaria locale, a partire da Modena e Sassuolo. Cambierà qualcosa e ci saranno pressioni? Difficile dirlo, anche se non depone bene in questo senso l'opinione dell'assessore Giacobazzi - presente nella passata giunta e confermato dal sindaco Muzzarelli - che a gennaio disse: «Il treno Gigetto costa quattro volte quello che costerebbe un autobus, 8 euro per km-vettura contro i due del trasporto con il mezzo su strada. E forse inquina di più». Che convenga dunque chiuderlo? Chissà, certo nessuno ci fa una bella figura.