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Vallauri, grondaie sparite c’è il rischio allagamenti

di Rino Filippin
Vallauri, grondaie sparite c’è il rischio allagamenti

Dopo il maxi furto si teme che il maltempo causi nuovi danni a laboratori e aule Rubati 540 metri di tubi: presentata la richiesta di risarcimento all’assicurazione

20 agosto 2014
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Si avvicina la data in cui riprenderanno le lezioni e delle nuove grondaie in sostituzione di quelle rubate non c’è ancora traccia. Il caso, lo ricordiamo, riguarda l’istituto Vallauri di viale Peruzzi dove i ladri tra fine luglio e primi d’agosto, in tre notti diverse, hanno rubato ben 540 metri lineari (sì, oltre mezzo chilometro), di gronda in rame. Inutile negare che docenti e personale tecnico sono preoccupati: in caso di maltempo, infatti, la pioggia entrerebbe in laboratori e corridoi.

Per ora la Provincia, ente in smobilitazione ma ancora responsabile degli istituti superiori, ha provveduto a raccogliere tutti gli elementi relativi al danno subito dal Vallauri e a presentarli alla compagnia d’assicurazione che dovrà effettuare il risarcimento. Il rame rubato al prezzo di materiale da lavorare, secondo quanto appreso, vale sui 20mila euro. Ne serviranno ovviamente ben di più per ripristinare le coperture metalliche sui tetti della scuola. Tra mano d’opera e grondaie nuove pare serviranno all’incirca 40mila euro.

«Al momento - spiega il vicepreside, prof. Natale Pacenza - non ci è stata comunicata nessuna data certa relativamente ai lavori che andranno fatti. Da parte nostra c’è tutta la pazienza necessaria, ma non vorremmo che si dimenticasse cosa è accaduto a fine luglio in occasione del violento temporale che si è abbattuto su Carpi. Parte della gronda era già stata rubata e la sola copertura di carta catramata sul tetto non ha retto la pioggia. Risultato: l’acqua correva lungo i corridoi. A noi sta a cuore la scuola e per questo vorremmo che venisse al più presto protetta dalle nuove grondaie».

I ladri, infatti, hanno rubato sostanzialmente tutte le condutture e le coperture in rame. Un lavoro notevole svolto, pare, da almeno 4 persone. La banda è entrata tagliando la rete metallica nei pressi della tangenziale Losi poi ha caricato il materiale su un camion. C’è anche da registrare un piccolo giallo: all’indomani dell’ultimo colpo sul tetto un bidello ha trovato un biglietto che recita: “Torneremo presto”. Uno scherzo? Oppure una beffa da parte dei ladri?

«La scuola - continua il preside - è dotata di un sofisticato impianto d’allarme che protegge gli interni, ma la sicurezza dell’esterno è lasciata alla vigilanza notturna. Forse un po’ poco vista la scaltrezza di questi banditi che hanno smontato la grondaia nelle parti retrostanti per non farsi vedere da chi passava in strada. A questo punto - conclude il vice preside dell’istituto - forse la soluzione migliore è installare un sistema di gronde di plastica o di un materiale poco costoso e che quindi dal punto di vista economico non interessa ai ladri».