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Dieta dimagrante in giunta Indennità tagliate del 20%

Dieta dimagrante in giunta Indennità tagliate del 20%

Pistoni: «Chiediamo sacrifici alla gente, dobbiamo farli pure noi amministratori» Il sindaco scende a 2482 euro. Il presidente del consiglio comunale si adegua

22 agosto 2014
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La giunta vara il taglio delle indennità: meno 20 per cento sulle cifre previste dalla legge, a carattere retroattivo a partire dall’inizio del mandato. Ritrovatasi dopo le ferie, martedì scorso è stata ratificato la delibera, che coinvolge nel taglio anche la presidente del Consiglio Comunale, che in piena autonomia, ha deciso di adeguare la propria indennità a quella degli altri amministratori.

«Si tratta di un segnale - afferma il sindaco Claudio Pistoni - che certamente non risolverà da solo i problemi del bilancio comunale o di Sgp ma che abbiamo ritenuto necessario a fronte dei sacrifici che siamo stati costretti a chiedere alle famiglie ed alle imprese. Tutti gli enti locali stanno attraversando momenti di vera difficoltà, il Comune in particolar modo, visto anche quel concordato in continuità che ancora non abbiamo ottenuto ma che contiamo di raggiungere per provare a salvare Sgp: è giusto che la politica faccia la sua parte. Apprezzo che anche la presidente del consiglio abbia voluto adeguare la propria indennità a questa scelta: i singoli gruppi consigliari decideranno per quanto riguarda i propri gettoni di presenza».

Trattandosi di indennità amministrative, non di stipendi, va chiarito che si tratta di dodici mensilità poiché la “tredicesima” non spetta agli amministratori per legge; al taglio volontario del 20 per cento va poi aggiunta la decisione di non adeguare, come tra l’altro fatto dalla Giunta precedente, l’indennità all’indice Istat del costo della vita.

Ecco quindi come cambia l’indennità netta degli amministratori (stabilita con una percentuale media di Irpef ed addizionali regionali e comunali) dal 9 giugno 2014. Prima del 9 giugno il sindaco percepiva 3.026 euro; dall’inizio del mandato percepisce 2.482 euro. Il vicesindaco percepiva 1.802 euro; dall’inizio del mandato ne percepisce 1.467. Gli assessori a tempo pieno ricevevano 1.500 euro, scendono a 1.210. Gli assessori con altra attività lavorativa (che non hanno richiesto aspettativa), percepivano 750 euro e ora ne prendono 605. Il presidente del consiglio comunale scende da un compenso di 1.237 euro a mille euro netti.

Le polemiche sulle indennità degli amministratori non sono mai mancate. Anche in quest’ultimo caso l’annuncio del provvedimento aveva visto una risposta del Movimento 5 Stelle che sosteneva come il taglio fosse dovuto per legge e non di iniziativa della giunta. Il taglio di legge però è nella misura del 10 per cento e sempre nella normativa sono previste anche possibili maggiorazioni, non applicate, del 5 per cento. Quindi l'amministrazione sassolese si taglia almeno il 15 per cento spontaneamente, offrendo un segnale importante ai cittadini chiamati a pagare Imu a quote abbastanza elevate, addizionale Irpef e tariffe dei servizi non certo al minimo.