I cittadini: «Caserma al capolinea? Pronti a ribellarci»
NONANTOLA. Il timore della chiusura della caserma dei carabinieri si fa sempre più largo tra i cittadini. Rapine nei locali pubblici e sequestri di beni immobili alla malavita organizzata sono...
NONANTOLA. Il timore della chiusura della caserma dei carabinieri si fa sempre più largo tra i cittadini. Rapine nei locali pubblici e sequestri di beni immobili alla malavita organizzata sono notizie recenti sicché tanta gente vive con preoccupazione la futura strategia.
«Siamo in un periodo di forti ristrettezze, un periodo in cui l'economia e la finanza danno al Paese molti grattacapi. Al momento sono abbastanza indifferente. E sa perché? - si domanda retoricamente Giuseppe Calvo - Tempo fa ho subito un colpo in casa. Sa quanto ho dovuto aspettare che arrivasse qualcuno? Due ore».
«La chiusura è assurda - commenta invece Gianluigi Scarponi - Certo che ne ho sentito parlare…ma le pare? Con la criminalità che c’è ci tolgono pure i carabinieri...».
«Siamo anche molto dispiaciuti - dice Franca Iotti, titolare di Villa Casino Riva a Bagazzano - perché saperli in città dà un senso di tranquillità. Sai che ci sono, sai che puoi chiamarli a qualunque ora, qualunque fatto negativo accada».
«Molto rumore per nulla - aggiunge Paolo Rizzo - E poi non dipende da noi. Non dipende dall’amministrazione locale. Si farà una manifestazione? Staremo a vedere cosa accadrà».
«È scandaloso, è un controsenso - denuncia Alberto Zoboli - Ma come? Cerchiamo più tranquillità perché ne abbiamo bisogno tutti e cosa fanno? Chiudono la caserma dei carabinieri?».
«Anche io mi sento meno sicuro senza di loro», dice Brunello Piccinini mentre si allontana deluso con la sua bicicletta. La titolare del bar Pelato’s, Maria Giliola Sernesi, è anche presidente del Comitato per il Centro Storico. «Ho spedito pochi giorni fa una e-mail a tutti gli associati. L’idea della lista civica Amo Nonantola di fare a settembre una manifestazione pubblica o di chiedere un’assemblea straordinaria, per parlare della vicenda, ci piace molto. Le adesioni sono piuttosto ampie. Se ci tolgono i carabinieri siamo persi. Anzi, noi speravamo in un potenziamento».
Infine, sosta all’edicola di Via Roma. Il titolare, Viliam Zoboli, non ha tentennamenti: «Chiuderla? È un assoluto controsenso. Devono potenziarla, anzi. Devono permettere a quelle poche unità di fare turni di servizio meno massacranti. Altro che chiuderla. La manifestazione di settembre? Ci saremo».
Patrizia Cantusci