Gazzetta di Modena

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«Topi, erbacce e incuria: un esposto in municipio»

di Rino Filippin
«Topi, erbacce e incuria: un esposto in municipio»

I residenti: «Ne abbiamo inviati due all’assessore ma nessuno ci ha dato ascolto» Fino al 2018 la cura dell’area spetta al lottizzatore e il Comune può imporgliela

23 agosto 2014
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Hanno speso cifre notevoli, almeno 400mila euro, per aggiudicarsi belle villette nel comparto Morbidina, a metà strada tra la “esclusiva” Santa Croce e la zona residenziale di via Bollitora Esterna, ma ora hanno l’impressione di abitare in un quartiere di serie “b”, con erbacce, dappertutto, impianto d’irrigazione lasciato a metà strada, rottami un po’ dappertutto.

«Abbiamo provato in tutti i modi - commenta Gian Carlo Gavioli, residente e portavoce degli altri cittadini arrabbiati - a farci ascoltare dal Comune. Nel tempo abbiamo presentato due esposti, ma non è successo nulla. La situazione di degrado è sotto gli occhi di tutti». Il Comune, infatti, è indirettamente responsabile della situazione attuale nel quartiere Morbidina.

«Il lottizzatore - spiega Gavioli - si è impegnato davanti al Comune a effettuare manutenzione dell’area fino al 2018, data in cui la zona tornerà sotto la diretta responsabilità municipale. Purtroppo le cose non stanno andando bene. Vede anche lei il degrado: hanno addirittura lasciato sul posto il container semi-distrutto dell’impresa edilizia. Forse anche il costruttore ha le sue responsabilità, non so di preciso. Quello che è certo è che un quartiere così dà l’impressione di essere abbandonato a se stesso». Il problema viene regolarmente segnalato in Comune dove, come abbiamo detto, sono arrivati anche due esposti. «Questa situazione - continuano i residenti - porta anche problemi per topi, insetti, tra cui le fastidiosissime zanzare e noi non sappiamo come difenderci. Dispiace che l’assessore competente non ci abbia risposto offrendoci almeno un incontro per tentare di trovare una soluzione». Ai residenti era stata anche promessa la creazione di un parco, ma al momento nelle aree non costruite si notano solo prati e cumuli: sono i rottami edili lasciati sul posto e oggi coperti dalle erbacce. Il Comune, a questo punto, potrebbe far valere l’accordo fatto con il lottizzatore. «Noi sappiamo che il municipio - spiegano i residenti - ha gli argomenti per convincere chi ha realizzato il comparto a mettere ordine. Il Comune infatti ha in mano una fideiussione in base alla quale può intervenire nei lavori addebitandone il costo appunto al lottizzatore. Quest’ultimo, infatti, si limita a tagliare l’erba un paio di volte l’anno. Un po’ poco, non crede? Le famiglie che abitano qui hanno il diritto di vivere in un quartiere decoroso, ordinato e pulito, come accade in tante altre zone della nostra città. Ci auguriamo - conclude Gavioli - che questa protesta, lanciata in modo costruttivo, possa sbloccare la situazione: noi non vorremmo restare in queste condizioni fino al 2018».