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«Mano libera contro le nutrie»

«Mano libera contro le nutrie»

Il presidente dell’Atc 2: «Un decreto dà la possibilità di combatterle»

24 agosto 2014
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MARANELLO. Ci sono novità per i cacciatori e il controllo della fauna selvatica, compresi nutrie e cinghiali. A renderle note è Francesco Lamandini, presidente dell’Ambito Territoriale di Caccia “Modena 2”, che ha sede a Gorzano di Maranello. «Con 155 sì, 27 no e nessuno astenuto – spiega Lamandini - il Senato ha approvato definitivamente il decreto legge 24 giugno 2014, numero 91. Nel testo sono contenuti alcuni provvedimenti che riguardano direttamente le politiche venatorie e il controllo della fauna selvatica e, di conseguenza, le conseguenze sull’agricoltura, sul territorio e la viabilità. In particolare non si applicano più le norme di tutela per la fauna selvatica alle nutrie. In pratica le nutrie rientrano nel campo di intervento che si applica ai ratti e ai topi. Di conseguenza diventa decisamente più facile lo sforzo dei coadiutori di eradicare o di ridurne decisamente la presenza, soprattutto per quanto riguarda gli argini dei fiumi e dei canali, in particolare per i comuni a nord della via Emilia. Un secondo provvedimento importante è l’estensione alle zone appenniniche (era già permessa nelle Alpi) della caccia di selezione agli ungulati in presenza di neve. In pratica questo permette, durante gli inverni nevosi, di continuare la selezione agli ungulati per tenerne sotto controllo il numero. Negli anni passati, in presenza di neve non potevamo intervenire e questo produceva un aumento abnorme del numero di ungulati con la conseguente discesa in pianura. Il Parlamento ha condiviso alcune preoccupazioni che erano arrivate da varie Regioni, in particolare dall’Emilia Romagna, introducendo questi correttivi alla legislazione vigente. L’Atc MO2 esprime la propria soddisfazione. Questi provvedimenti ci permettono di continuare la nostra attività di controllo e prevenzione sulla fauna selvatica e sulle nutrie e ci stimolano ad un rinnovato impegno. In particolare i cacciatori volontari abilitati al ruolo di coadiutori potranno operare più facilmente e in modo più sicuro». (m.ped.)