Rocca, incontro a tre per rifare il muro Costerà 140mila euro
Il confronto tra Comune, Fondazione e proprietà dopo il crollo di febbraio. Ma non c’è ancora un progetto
VIGNOLA. Incontro a tre per velocizzare i lavori al muro della Rocca crollato in inverno e qualcosa inizia a muoversi. Occorrono 140mila euro e parte potrebbe investirli la Fondazione. Il 9 febbraio erano crollate parte delle mura medievali. A cedere era stato un tratto di circa 10 metri di lunghezza e due di altezza, compreso tra il ristorante Old River e la Torre Galvani. La causa, probabilmente, era stata l’incessante pioggia caduta nei giorni precedenti. I mesi si sono succeduti inesorabilmente. La famiglia Sereni, proprietaria dell’area, aveva posizionato le opportune strisce per delimitare la zona, ma non aveva potuto fare altro. La svolta potrebbe giungere dopo un incontro a cui hanno partecipato tre soggetti: Comune, Fondazione di Vignola e proprietà.
«È un patrimonio storico da preservare - ha garantito il sindaco, Mauro Smeraldi - soprattutto dopo il ritrovamento dei cunicoli nella cinta muraria esterna. Stimiamo che i costi non siano altissimi, dovrebbero essere intorno ai 140mila euro, sostenuti dai privati e dalla Fondazione. Se riuscissimo subito a trovare un accordo si potrebbe partire già da settembre o poco dopo». Più cauti gli altri due soggetti interessati. «C’è stato soltanto un incontro amichevole - fanno sapere dalla proprietà - in cui non si è parlato né di cifre né di tempi né di progetti. Abbiamo parlato per meno di mezz’ora, ancora c’è tutto da decidere. Ne riparleremo dopo le ferie».Si muove con i piedi di piombo anche l’ente guidato da Valerio Massimo Manfredi. «Siamo certamente interessati a un progetto di questo tipo - hanno spiegato dalla Fondazione - ma ancora non c’è nulla di ufficiale. Da un nostro punto di vista non è stata ancora adottata alcuna delibera. La Fondazione ha tutto l’interesse a fare incontri di questo tipo e prendere accordi. È chiaro che saremmo uno dei partner». Nulla di stabilito, insomma, anche su quando s’interverrà. «È una decisione che sarà adottata dal Consiglio - hanno concluso dalla sede di via Muratori - che si riunisce alcune volte l’anno. Ancora non c’è stato il tempo materiale per discuterne a livello consiliare». Nel futuro prossimo, dunque, non partiranno i lavori per sistemare la parte di mura della Rocca di proprietà della famiglia Sereni. Serviranno nuovi incontri per comprendere come intervenire, con quali risorse e in quali misure saranno distribuite fra i tre soggetti: Comune, Fondazione e proprietà. I cittadini di Vignola dovranno continuare ad avere pazienza prima di vedere sanata la ferita. Si discute di un nuovo percorso culturale che valorizzi la storia delle mura ultracentenarie della Rocca e della Rocca stessa. Sistemare il crollo può essere un buon modo per iniziare.
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