Bonaccini su Manca: «Ottimo amministratore»
Il segretario pare appoggiare la candidatura a presidente del sindaco di Imola Ma anche lui, come Richetti e la Costi, resta in corsa. Mercoledì un annuncio?
«Manca? Ha la mia stima, è un ottimo amministratore». È bastata questa frase pronunciata dal segretario regionale del Pd Stefano Bonaccini per scatenare la ridda di ipotesi sul sindaco di Imola e sulla sua candidatura a presidente della Regione.
Le cose stanno veramente così? In effetti Bonaccini, da segretario, non ha motivo di dire il contrario di un sindaco che sta facendo bene nel suo territorio. Tuttavia da qui a dire che anche lui è in linea con il presunto patto Renzi-Bersani-Errani ce ne passa. Anche perché Stefano Bonaccini è ancora un potenziale candidato alla presidenza della Regione.
Lui, nonostante i rumors parlino di un probabilissimo “No, devo rimanere a Roma perché Renzi mi ha chiesto di avermi nei ruoli chiave del partito”, formalmente non si è ancora espresso. Il tempo però stringe e da alcuni segnali che arrivano, entro mercoledì metterà la parola fine a una delle telenovelas dell’estate.
Non è un segreto, e numerose frasi pronunciate in questi giorni da importanti esponenti regionali lo confermano, che la sua candidatura sia vista come la più unitaria. Sicuramente Patrizio Bianchi e Palma Costi non si candiderebbero e, anzi, sarebbero i primi a firmare in suo sostegno. A loro si aggiunge il pressing che da Piacenza a Rimini gli sta facendo il mondo Pd, con il quale ha rapporti consolidati ovunque. Ma c’è Renzi che gli avrebbe fatto capire di preferirlo a Roma, nel motore organizzativo del partitone. Mercoledì comincia la festa nazionale di Bologna ed entro quella data dovrebbe sciogliere la riserva, anche se il termine per le candidature scade l’8 settembre.
Ciò non toglie che Bonaccini consideri Manca un ottimo amministratore. Tuttavia nonostante queste referenze, Manca rispetto ai due modenesi è meno conosciuto e meno popolare e questo è il problema che sta incontrando il sindaco di Imola: un sondaggio interno lo vedrebbe sconfitto sia da Bonaccini che Richetti. In più i due stanno godendo di riflettori nazionali dovuti alle frequenti apparizioni tv che certo li aiuterebbero in caso di primarie. Manca sta pagando anche il fatto di essere “bollato” (come fosse una colpa) come un bersaniano, sebbene sia stato capolista per Renzi a Imola, alle primarie del dicembre scorso per il segretario nazionale.
A questo quadro va aggiunto che Richetti, come Bonaccini, sta subendo un analogo pressing e ancora non si considera fuori dai giochi. Così come Palma Costi resta in lizza perle primarie (senza Bonaccini).
In attesa di saperne di più da segnalare l’annuncio di un altro candidato alle primarie di coalizione che va ad affiancarsi a Bianchi, Balzani e Manca. Si tratta di Matteo Riva, consigliere regionale del Gruppo Misto e presidente emiliano-romagnolo di Centro Democratico. Ha già raccolto 4mila firme di cui 523 nella nostra provincia. Lui ci sarà.
Le prossime ore risulteranno decisive anche sulla questione primarie per i consiglieri regionali: dagli iscritti emerge forte questa richiesta. Il partito sta facendo alcune valutazioni sull’opportunità della cosa. Non per escludere gli iscritti, ma per garantire che tutti i territori siano rappresentati in consiglio. Facendo le primarie infatti c’è il rischio che rimangano escluse candidature di alcuni territori e soprattutto non c'è un gran tempo per farle, perché non potrebbero svolgersi la stessa data delle primarie per il candidato a presidente (che sono di coalizione). Quindi andrebbero organizzate al massimo domenica 21 settembre?
Andrea Marini