Cna elogia la lotta alla concorrenza sleale
Luana Franzoni: «L’operazione di Carpi dimostra l’importanza dei controlli e della burocrazia sana»
Soddisfazione da parte di Cna di Modena per l'individuazione di due centri massaggi irregolari a Carpi, scoperti dalla polizia locale. Un'operazione che dimostra «quanto sia diffuso – dicono dall'associazione – il fenomeno dei centri estetici che svolgono la propria attività senza le necessarie autorizzazioni esiste. Si tratta di un problema grave da un punto di vista economico e sanitario. Nel primo caso, infatti, si tratta della concorrenza sleale che subiscono i professionisti del settore. A Modena stiamo parlando di circa 1800 centri, tra estetica e acconciatura, attualmente attivi. Ma sono altrettanto importanti le implicazioni sanitarie, che si manifestano attraverso i rischi che subiscono coloro che si fanno mettere le mani addosso da gente impreparata, magari con l’utilizzazione di prodotti contraffatti o non testati». Quello degli attestati di qualifica falsificati è, peraltro, un problema non nuovo. «Nelle scorse settimane – rivela Luana Franzoni, presidente dell’Unione Benessere e Sanità Cna Modena - ne abbiamo già denunciati un paio, due certificati prodotti in Sicilia e a Milano di cui noi stessi abbiamo rilevato l’irregolarità, avvertendo poi i comuni». Fortunatamente i Comuni modenesi sono tra i pochi a non accontentarsi dell’autocertificazione, ma a richiedere materialmente copia dell’attestato di qualificazione.
«Si ai controlli – conclude Cna – e sì anche alla burocrazia, quella sana. Non quella che rifiuta il riconoscimento di un documento perché riporta la dicitura “Pavullo n/F, provincia di Modena” anziché “Pavullo nel Frignano”. È capitato anche questo».