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Il nuotatore d’oro torna a casa: «Sarà il compleanno più bello»

di Davide Berti
Il nuotatore d’oro torna a casa: «Sarà il compleanno più bello»

Ieri sera il rientro a Carpi con le due medaglie europee al collo, tra pochi giorni compirà 20 anni Ad accoglierlo genitori e fidanzata: «Per stare bene in acqua devo vivere anche con chi mi vuole bene»

26 agosto 2014
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CARPI. Lorena, Luca, Letizia. E poi Alessandro, Lorenzo e Tommaso. Sono i tanti volti del campione, i tanti volti del doppio oro europeo di Gregorio Paltrinieri che ha fatto impazzire il mondo del nuoto e non solo. Sono gli affetti familiari di mamma e papà, l’abbraccio alla fidanzata che da ormai due anni condivide con lui la vita dell’atleta fatta di sacrifici e rinunce e gli amici di sempre, quelli dei tempi del liceo Fanti di Carpi, con i quali volerà a Lisbona per concedersi una vacanza solo relax e risate che manca da anni.

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Tutto quello che succede fuori dall’acqua è straordinariamente normale per Gregorio Paltrinieri, il talento più prezioso dell’Italnuoto che ieri pomeriggio è tornato nella sua Carpi: «Sono partito alle sei di mattina e arrivato alle sei di sera dopo uno scalo a Roma: anche il viaggio è stato faticoso ma quando hai due ori al collo la fatica la senti comunque meno».

Volto pulito, capello biondo causa cloro, ripensa a quello che ha fatto e piano piano comincia a rendersene conto. Quel sogno a pelo d’acqua è diventato realtà. Ripercorre i 1500 metri e ne va fiero: «Sono partito forte come sempre, in testa dalla prima all’ultima bracciata, il tempo lo sento mio e ci stava anche qualche secondo in meno».

Ha appena abbracciato i genitori: «La vita non cambia. Io qui sto bene e voglio tornarci ogni volta che posso. È per questo che quando vengo a Carpi voglio godermi tutto: i miei parenti, la mia ragazza, i miei amici. Se la testa è tranquilla, l’atleta rende di più. La federazione mi ha dato ragione in questo e l’anno prossimo mi auguro di poter fare come nei mesi scorsi: tornare il week end, nuotare di sabato qui intorno se ne ho la necessità e tornare ad Ostia il lunedì».

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Il programma verso Rio 2016 è questo, al fianco del tecnico Stefano Morini ma con la testa di un ragazzo normale, che deve avere i suoi spazi e le sue prese d’aria anche se in acqua ha già nuotato più di ventimila chilometri in carriera. Eco perché adesso il tempo è sacro con la fidanzata Letizia e agli amici non vuole rinunciare per nessuna ragione al mondo: «Mi diverto, stacco, non penso solo al nuoto».

In effetti lo ammette. Se c’è qualcosa che in queste ultime settimane non lo ha fatto dormire sono i New York Knicks: «Ho sofferto, per fortuna l’Nba inizia presto ma fino a quando non hanno chiuso la squadra non ho chiuso occhio. È stato un mercato davvero sofferto».

Parli di tutto con Gregorio Paltrinieri, mai banale, capace di stupirti anche quando si sente architetto: «Chissà cosa farò da grande. Certo lo studio è sempre stata una mia passione e anche durante quest’anno sabbatico ho comunque deciso di non staccare del tutto: mi sono concentrato sull’inglese, il cervello deve continuare a rimanere allenato e in movimento. È chiaro che adesso conciliare tutto con un corso universitario diventa difficile, magari avere tempo per studiare architettura: mi è sempre piaciuta, in disegno riuscivo bene. Chissà, se non avessi fatto il nuotatore...».

A chi lo ha indicato come “Alfiere della nuova Italia del nuoto”, Paltrinieri risponde con un «mi fa piacere» e, dimostrando grande maturità (il 5 settembre compirà 20 anni, ndr), dice quindi che «non è il caso di cullarsi sugli allori» ma che, d'ora in avanti, «dovrò lavorare ancor più di prima. Per un mese andrò a Melbourne. Mi allenerò lì. Penso che sarà una bella esperienza per me». Sul regalo di compleanno non ha dubbi: «Me lo sono già fatto, due ori sono davvero stupendi, dopo Berlino non potevo desiderare altro».

Per Paltrinieri l'Australia vuol dire anche e soprattutto Ian Thorpe, il pluricampione olimpico soprannominato Thorpedo e di cui l'azzurro dice di essere grande estimatore «fin da quando ero bambino», ha rivelato a chi ieri era ad attenderlo all’aeroporto di Fiumicino, dove ha fatto scalo con tutta la comitiva azzurra prima di arrivare a Carpi.

A Melbourne, Paltrinieri non avrà però al suo fianco l'amico e sparring partner di vasca, Gabriele Detti, bronzo negli 800 e 1500 stile. «È tanto - dice - che ci alleniamo insieme. Credo faccia bene a entrambi staccarsi un pò».

E aggiunge: «È un’avventura di un mese che la federazione mi ha concesso: l’ho cercata e l’ho trovata questa opportunità per provare a cambiare e sono contento di poterlo fare. Ma durerà un mese, la vita non cambia. Poi, invece, non so cosa succederà fra qualche anno, come mi allenerò, dove... Ma non devo pensarci adesso. L’importante è andare avanti è sapere quello che si vuole e sapere che ottenerlo costa comunque fatica».

@dvdberti

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