Gazzetta di Modena

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FORMIGINE. Edizione da record per i Ludi di San Bartolomeo a Formigine: in tre giorni 25mila le presenze, 15mila nella sola giornata di domenica. Quella appena conclusa, la decima edizione, è stata tutta da ricordare, grazie come sempre alla Pro Loco “Oltre il Castello” e all'Amministrazione comunale.

Una vera e propria invasione di persone, curiosi, turisti e appassionati, si è riversata nel centro storico del paese, per assistere alle varie iniziative in programma, culminate domenica sera con l'assalto e l'incendio del castello, lo spettacolo pirotecnico con fuochi d'artificio e le frecce incendiarie.

Alcune strade sono state chiuse al transito, proprio a causa dell'enorme afflusso di persone: «Abbiamo indirizzato la gente per altre strade, al fine di evitare problemi - hanno sottolineato alcuni addetti alla sicurezza - verso il centro ormai domenica sera non entrava più neppure uno spillo».

I Ludi di San Bartolomeo sono ormai diventati un appuntamento imperdibile per tanti formiginesi, ma anche per tantissimi modenesi che vengono da altri Comuni.

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Evidentemente piace, è capace di catturare attenzione e pasisone. Non è stato difficile trovare anche intere compagnie, specialmente di giovani, che hanno deciso che valeva la pena fare un bel viaggetto pur di non perdersi l'evento. Ecco alcune testimonianze: «Veniamo da Forlì - hanno spiegato Emilia, Stefano, Marco e Valentina - Sapevamo che quest'anno si festeggiava il decimo anniversario di questa bellissima festa medioevale e non ce la volevamo perdere». Alcuni anni fa Marco era casualmente a Formigine in questo periodo ospite di un amico, ha partecipato alla festa, gli è molto piaciuta: «Quindi eccoci qui!». «Arriviamo da Reggio Emilia - hanno spiegato Luisa e Giuseppe, due coniugi di mezza età - ogni anno, se non siamo in ferie, veniamo a Formigine per partecipare a questa festa, che secondo il nostro parere è una delle più belle rievocazioni storiche della nostra regione». Tante anche le persone arrivate appositamente per partecipare ai Ludi da Milano, di Ferrara, da Piacenza a da Parma. Molto apprezzati sono stati i cortei storici, le esibizioni degli sbandieratori, gli antichi giochi e mestieri. Piace sempre anche il Torneo della Celata con il Gruppo Arcieri della Torre e un appuntamento ormai divenuto imperdibile è quello di gustare le specialità della Taverna del Gufo. «Siamo stremati - hanno confessato i volontari di questa osteria, che apre i battenti solo per questo evento - Abbiamo avuto così tante richieste da non avere più neppure un pezzo di pane. Siamo stanchissimi, ma felici di questo successo».

Non solo la Taverna del Gufo ha registrato il tutto esaurito, ma anche tutti i ristoranti e i bar del paese sono stati presi d'assalto, ma era impossibile cenare se non si era prenotato. Sono stati gli ambulanti, con le loro piadine, a salvare lo stomaco di coloro che si sono avventurati in centro ancora affamati.

Edda Ansaloni

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