Il trenino si rinnova, ma... fra tre anni
Convogli stravecchi sulla linea, ma tempi lunghi per quelli più moderni. Intanto è iniziata l’installazione delle obliteratrici
Gigetto non chiude e si modernizza, ma fra tre anni, se va bene. Ieri in giunta comunale, tra i tanti argomenti dedicati alle infrastrutture del territorio, sindaco Muzzarelli e assessori hanno discusso anche del treno che collega Modena con Sassuolo, linea molto usata da studenti e pendolari. Come si sa da molti mesi su questa linea sono presenti molti disservizi, primo tra tutti quello di non poter timbrare il biglietto perché le macchinette apposite non funzionano. Ma ieri sono state installate da Seta, alla stazione di piazza Manzoni, le prime obliteratrici che nelle prossime ore saranno collegate alla linea elettrica. Dunque finalmente sarà possibile per i viaggiatori timbrare il biglietto e i tanti "portoghesi" non potranno più viaggiare a sbafo.
Tutto risolto dunque? No, i problemi sono altri e prosegue uno scaricabarile all'italiana tra le tante aziende pubbliche - Tper, Fer, Seta, Amo, oltre a Regione e Comuni - legate a questa linea ferroviaria . I treni sono infatti vecchissimi, a differenza ad esempio di quelli della linea Vignola-Bologna. Ma una novità c'è, il nuovo appalto regionale del servizio trasporti per il quale entro il 20 ottobre vanno presentate le offerte: entro tre anni arriverà l'ammodernamento dei treni delle linee di competenza della Regione tra cui la Modena – Sassuolo. «È una infrastruttura strategica per il territorio modenese - hanno spiegato sindaco e assessori in giunta - per il quale la Regione sta garantendo i necessari interventi di ammodernamento tecnologico per migliorarne l’efficienza, mentre si deve aprire un confronto con gli altri Comuni interessati per approfondire gli scenari di medio e lungo periodo che consentano di salvaguardare il vantaggio del collegamento trasportistico in sede propria, anche valutando ipotesi di utilizzo di tecnologie innovative. Nessuna chiusura del servizio, quindi, ma un suo rilancio».
In giunta ieri pomeriggio si è anche molto discusso dello studio, che finora non è stato reso pubblico, predisposto per la precedente amministrazione dalla Camera di Commercio. In questo documento, come spiegava il presidente della Camera Torreggiani, alcuni esperti hanno formulato ipotesi che occorrerà tenere presente quanto si prenderanno decisioni su questa "sfortunata" linea ferroviaria. «Nel frattempo è necessario avviare un approfondimento con gli altri Comuni e con la Regione - conclude una nota del Comune - così come è già stato indicato nei mesi scorsi nelle linee di indirizzo del Psc, degli sviluppi dell'infrastruttura verso un sistema di trasporto che valorizzi il vantaggio della sede propria, incrementi il livello di servizio offerto e riduca gli impatti sulla viabilità e sugli insediamenti residenziali».
Stefano Luppi