Gazzetta di Modena

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«C’era l’esigenza di un nome che unisse»

«C’era l’esigenza di un nome che unisse»

Stefano Bonaccini: «Non sarà una guerra. Come si può dire che io rappresento l’apparato?»

28 agosto 2014
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Le primarie in Emilia-Romagna «non saranno una guerra. La mia non è una candidatura contro nessuno- assicura il segretario regionale uscente Stefano Bonaccini- perchè i nomi in campo sono tutte persone che stimo tantissimo, con qualità pari alle mie. Ma ho colto che c'era davvero l'esigenza di una candidatura che allargasse, per guardare avanti e non al passato».

L'annuncio arriva a margine dell'inaugurazione della Festa nazionale dell'Unità, ieri pomeriggio a Bologna. Bonaccini spera che il suo nome «possa unire» di più degli altri candidati in campo. «Con Richetti non sarà mai una guerra- assicura- ma credo di poter allargare di più il campo. Non mi candido per chiedere ad altri di ritirarsi, sono in campo per rispondere a un tam tam clamoroso». Ma con Richetti la sfida è aperta. «Mi pare complicato che un deputato, ex presidente dell'assemblea legislativa e consigliere regionale per 10 anni sia il rottamatore- sferza Bonaccini- e io, segretario regionale per cinque anni e al fianco di Renzi, sia il candidato dell'apparato».

Bonaccini conferma di aver sperato in una «convergenza ampia» su un nome, ma «senza impedire le primarie». E alle critiche di Daniele Manca replica: «La soluzione unitaria si trova se le persone danno il loro appoggio. Se si candidano lo stesso, vuol dire che non è possibile».

Ufficializzata la candidatura, il segretario regionale del Pd Stefano Bonaccini inizia a incassare i vari endorsement da parte dei vertici del partito locale. Come il segretario provinciale del Pd di Bologna, Raffaele Donini, che non ha mai fatto mistero di sperare nella corsa di Bonaccini. «Ho sempre ritenuto Stefano il candidato migliore, con il più largo consenso- afferma Donini a margine della festa dell'unità- avendo lavorato con lui per cinque anni e avendo vinto tutte le battaglie, sono al suo fianco» anche in queste primarie.

Donini ci tiene però a precisare che il suo è un «sostegno personale», perchè nelle vesti di segretario di Bologna «darò parità di accesso a tutti i candidati». E su Bonaccini converge anche la vicepresidente della regione, Simonetta Saliera, in predicato fino a qualche tempo fa di candidarsi anche lei alle primarie. «Finalmente ci sono i candidati- commenta- Bonaccini ha caratteristiche giuste per il futuro della nostra Regione».