Gazzetta di Modena

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la messa al corpus domini

Don Cavazzuti: «Prego per chi tentò di uccidermi»

Don Cavazzuti: «Prego per chi tentò di uccidermi»

Ha perdonato ma non ha dimenticato: a 27 anni dal colpo di fucile che gli ha accecato la vista, don Francesco Cavazzuti, missionario carpigiano in Brasile, ha voluto ricordare con una messa...

28 agosto 2014
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Ha perdonato ma non ha dimenticato: a 27 anni dal colpo di fucile che gli ha accecato la vista, don Francesco Cavazzuti, missionario carpigiano in Brasile, ha voluto ricordare con una messa concelebrata nella chiesa del Corpus Domini, quel triste evento che ha segnato la sua vita e ha impresso una svolta alla sua attività missionaria. Molti fedeli si sono stretti intorno a lui per l'occasione. Don Francesco, ottant'anni fra breve, prima del rito ha voluto rinnovare la preghiera per il suo attentatore. Di don Francesco si ricorda la sua attività fra gli ultimi, i contadini “senza terra” della sua parrocchia, nel cuore del Brasile. Dopo l'ordinazione sacerdotale, nel 1958, le sue inistenze presso il vescovo di allora, monsignor Artemio Prati, inducono il presule ad inviarlo in missione, sino a quel giorno, il 27 agosto del 1987, quando un sicario pagato dai ricchi “fazenderos” infastiditi dalla predicazione del sacerdote e dal suo schierarsi con i contadini ha attentato alla sua vita mancando di poco il bersaglio ma rendendolo cieco. Da quella esperienza, don Francesco ha tratto l'ispirazione per comporre una serie di poesie e di riflessioni raccolte nel volume “Salmi dal buio”. (f.s.)