Gazzetta di Modena

Modena

Tempio, bloccate tre prostitute ungheresi

Tempio, bloccate tre prostitute ungheresi

Mef, arrestato dalla Polizia nei controlli anche un uomo ritenuto complice dello sfruttamento

29 agosto 2014
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La petizione è appena iniziata e subito si sono riattivati i controlli tra il Tempio Monumentale e la Casa Museo Ferrari. Le proteste dei commercianti e dei residenti sulla presenza di nuove prostitute che si appartano nei parcheggi deserti della zona hanno trovato accoglienza immediata tra i responsabili dell’ordine pubblico.

L’altroieri sera le pattuglie della Volante hanno effettuato i controlli e hanno bloccato tre prostitute ungheresi, tra i 28 e i 32 anni, oltre a un uomo che viene ritenuto collegato a loro nei traffici per controllare la zona dove occupano gli spazi per adescare i clienti. Totale: quattro persone fermate e portate in Questura per controlli. I dipendenti della Confesercenti, che ha sede proprio in via Paolo Ferrari dove si sono sitemate alcune delle passeggiatrici che gravitano nella zona attorno alla stazione, sono scesi in campo per una petizione anti-lucciole.

«Il dilagare della prostituzione - scrivono in una nota - tra le altre cose alimenta un degrado che pregiudica le attività economiche della zona, a cominciare dal Mef. La petizione è rivolta al sindaco ma riteniamo indispensabile un coinvolgimento del Prefetto e del Questore, visto che si tratta di un problema di ordine pubblico.

Noi apparteniamo a coloro che sostengono realisticamente che il fenomeno andrebbe regolamentato , anche attraverso l’individuazione di aree appositamente dedicate e controllate da ogni punto di vista. Nessun atteggiamento bacchettone quindi. Tuttavia riteniamo che debba essere perseguito e punito severamente lo sfruttamento della prostituzione. È una forma di moderna schiavitù rispetto alla quale la collettività tutta non può chiudere gli occhi: soprattutto quando si è in presenza di minori». La conclusione di Confesercenti è una sola: il degrado vanifica il lavoro di chi ha investito in zona e quindi il Comune deve farsi carico di garantire buone condizioni di lavoro per le attività economiche. (s.c.)