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Amianto nell’acqua: in asili e scuole tornano le bottiglie

di Serena Arbizzi
Amianto nell’acqua: in asili e scuole tornano le bottiglie

Il Comune rinnova l’accordo: i genitori potranno scegliere Il comitato: «Hanno capito che i timori sono legittimi»

30 agosto 2014
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Anche nell’anno scolastico 2014/2015 i genitori dei bambini che frequentano le scuole d’infanzia, i nidi e le scuole primarie comunali e statali di Carpi e Novi potranno avere, su richiesta, a scuola l’acqua in bottiglia in sostituzione dell’acqua dell’acquedotto per la quale la presenza di amianto ha sollevato da tempo non poche preoccupazioni. È stato deciso in seguito all’incontro tra un gruppo di rappresentanti dei genitori, referenti sul tema acqua, e l’amministrazione comunale, alla presenza dell’assessore alla Scuola Stefania Gasparini. Anche per l’anno che sta per iniziare, quindi, le famiglie potranno scegliere se fare bere ai propri figli l’acqua dalla bottiglia o l’acqua dell’acquedotto. Le modalità di somministrazione saranno conformi a quelle già sperimentate in precedenza. Verranno proposti, in accordo con i rappresentati dei genitori e il personale educativo ed insegnante, alcuni limitati miglioramenti organizzativi: tali novità saranno disponibili nelle linee guida, che saranno distribuite nei prossimi giorni in tutte le strutture educative e scolastiche. In attesa di questa comunicazione, fa sapere l’amministrazione, a partire dall’inizio delle lezioni chiunque abbia già fatto la scelta dell’acqua in bottiglia nell’anno scolastico passato potrà continuare con le stesse modalità e senza rinnovare l’adesione. Chi volesse invece iniziare da questo anno scolastico potrà compilare i moduli già presenti presso nidi e scuole e presto sul sito www.terredargine.it/istruzione e darne comunicazione alla Segreteria del Settore Istruzione in corso Alberto Pio, telefono 059 649716, fax 059 649719, contattabile per e-mail al seguente recapito: pubblica.istruzione@terredargine.it. Allo stesso indirizzo la famiglia potrà inviare l’eventuale comunicazione di disdetta e la scelta di fruizione per i propri figli dell’acqua di rubinetto. «Siamo soddisfatti dell'apertura dell'amministrazione e della comprensione di quelle che sono le preoccupazioni dei genitori – fa sapere Sara Rovatti, portavoce del comitato No Amianto e mamma - Rimaniamo in attesa di conoscere i risultati dell'introduzione del particolato nella rete idrica e degli esami che ne seguiranno per capire quali effetti avrà sulla qualità dell'acqua. Per il momento la posizione dell'amministrazione rimane ferma sul fatto che sia meglio far convivere i due metodi di somministrazione e a far sostenere le spese ai genitori che preferiscono l'acqua in bottiglia. Speriamo che l'attenzione sulla vicenda rimanga alta, ma se la sperimentazione dovesse essere inutile, con la fortissima probabilità di ingerire acqua contaminata da amianto per i prossimi 10/15 anni in attesa della sostituzione dell'intera rete idrica, crediamo sia d'obbligo tenere un atteggiamento cautelativo e preventivo. Saremo pronti a sollecitare nuovamente l'amministrazione a rivalutare la metodologia di somministrazione di acqua del rubinetto nelle scuole» conclude Rovatti. Accanto all’introduzione dell’acqua in bottiglia c’è da mesi il tema della sperimentazione che dovrebbe partire per contrastare le fibre d’amianto nell’acqua pubblica. «Circa la tempistica della sperimentazione proposta dal comitato tecnico-scientifico per risolvere il problema delle fibre di amianto presenti - informa Palazzo Scacchetti - Comune e Aimag stanno definendo i dettagli tecnici all'avvio della sperimentazione stessa, che si auspica imminente, con Ausl e Istituto Superiore di Sanità».

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