Cassonetti interrati in tilt Invasione di ratti e insetti
«Con sommo dispiacere siamo a comunicare alla giunta retta dal sindaco Claudio Pistoni ciò che i cittadini sassolesi ci riferiscono, ossia brutte notizie a riguardo della grave situazione ambientale...
«Con sommo dispiacere siamo a comunicare alla giunta retta dal sindaco Claudio Pistoni ciò che i cittadini sassolesi ci riferiscono, ossia brutte notizie a riguardo della grave situazione ambientale venutasi a creare in via Aravecchia». Inizia così l’analisi di Angioletto Usai, ex consigliere comunale della giunta Pattuzzi ed oggi vertice del gruppo Pid, Politica Indipendente Democratica.
«Dopo nostra puntuale ed accurata verifica - continua Usai - abbiamo potuto constatare che i raccoglitori biologici e super-tecnologici, da anni impiantati a Sassuolo in via Aravecchia, angolo via Mazzini, nei pressi di una farmacia comunale, di un panificio e della scuola primaria “Giovanni Pascoli”, sono fuori uso e non vengono svuotati e disinfestati dagli operatori dei servizi di Hera da fine giugno. Ciò comporta una forte proliferazione di insetti di ogni tipo e di piccoli quadrupedi (ratti), che scorrazzano per tutto il centro storico. Addirittura i cittadini, per questi motivi, si lamentano per i gravi e vari disturbi gratuitamente ottenuti».
Ad onor del vero da diverso tempo le lamentele avevano raggiunto sia gli uffici dell’Urp, in piazza Garibaldi, che qualche vigile urbano, già sensibilizzato dai residenti della zona. «Per poter servire comunque gli utenti paganti - continua l’esponente del Pid - i dirigenti di Hera, “lungimiranti”, hanno posizionato alcuni cassonetti mobili davanti all’impianto a scomparsa già preesistente con le funzioni meccaniche fuori uso. Risultato: cassonetti esterni mobili pieni e quelli preesistenti interrati stracolmi, diventati un sito produttore di “lombrichi”, non essendo mai stati svuotati, disinfettati e rimessi attivi in sicurezza. Per poterli rendere inaccessibili, i tecnici avrebbero dovuto sigillarli, in modo che i sassolesi non potessero prima e non possano oggi più avervi accesso».
E dopo l’azienda Usai attacca anche la giunta. «Politica Indipendente Democratica - aggiunge - con la più alta determinazione chiede alla giunta che ritorni sul pianeta terra e che intervenga urgentemente, meglio se immediatamente, entro le prossime 24 ore, affinché tale obbrobrioso “laboratorio naturale”, produttore di organismi viventi portatori di ogni tipo di malattie infettive, venga sanato. Altrimenti, nostro malgrado, saremo costretti a chiedere l’intervento dell’istituto di malattie infettive della Asl di Modena e contemporaneamente ci dovremo rivolgere alla magistratura, affinché siano individuate le responsabilità. Siamo certi che vengano capite le lamentele, ormai vecchie di mesi, della collettività». (a.s.)