Un “grande fratello” da un milione
E la manutenzione dell’intero sistema video costa 30mila euro all’anno
In attesa dell’avvento di una centrale operativa unica, in modo che operatori specializzati si occupino esclusivamente di fare i voyeur per poi spifferare i loro segreti a tutte le forze dell’ordine, magari proprio a quelle unità più vicine dal luogo dove è opportuno intervenire, la rete viene osservata da polizia, vigili , finanza e carabinieri. Una rete che , dicono gli addetti ai lavori, non placa l’assalto della malavita, ma che produce sicurezza. Nel senso che il cittadino percepisce che, comunque, qualcuno “sta lavorando anche per lui”: la telecamera è un deterrente, chi spaccia ha bisogno di luoghi di riferimento e l’osservazione li tradisce, i ladri possono venire immortalati e altro ancora. «Il progetto, nato una decina di anni fa con 42 telecamere per una zona della fascia ferroviaria – ricorda il comandante Chiari – si è evoluto nel corso del tempo, grazie anche agli investimenti del Comune, per coprire un’area sempre più ampia della città».
Il sistema di videosorveglianza, dopo l’intervento iniziale concentrato soprattutto sulla fascia ferroviaria, si è sviluppato a partire dal 2009 con un investimento del Comune di 425 mila euro per l’acquisto delle strumentazioni, circa 70 telecamere, gli aggiornamenti software e circa 400 mila euro per il costo del canone della fibra ottica, oltre alla manutenzione per 30 mila euro all’anno. Complessivamente, quindi, una spesa che si aggira sul milione di euro che ha permesso di ampliare in maniera significativa le aree video sorvegliate, anche migliorando le tecnologie e i collegamenti con le quattro sale operative delle forze dell’ordine. Nel 2012 sono state attivate ulteriori 18 telecamere in via Padre Candido (2), scuole Marconi (3), Rotonda Canaletto/via delle Suore (1), Errenord (4), via Poletti-Begarelli (1), via Crispi (2), corso Canalgrande (1), piazzale Redecocca (2), cimitero Saliceto Panaro (2 con registrazione locale). È stato inoltre integrato nella rete comunale il sistema di videosorveglianza della procura che conta attualmente di cinque telecamere. Nel 2013 è stato adeguato il Parco XXII Aprile con l’installazione di ulteriori tre telecamere.