«Bonaccini senza regole» Balzani e Richetti critici
L’ex sindaco di Forlì all’attacco: «Chi è l’arbitro? Si dimetta dal ruolo di segretario È un partito di conigli». E medita l’uscita raccogliendo i delusi in una lista civica
Li hanno sfidati anche nel challenge della secchiata gelata. Su Facebook Stefano Bonaccini ha già dato vita all’idea grafica che lo accompagnerà in questa campagna elettorale.
La prima vera campagna elettorale per la Regione è già entrata nel vivo e i toni cominciano a scaldarsi. Con stile, ma si scaldano, come quando Richetti non la manda a dire a Bonaccini: «Dovrà dimettersi da segretario perchè non può essere contemporaneamente parte in causa e arbitro al di sopra delle parti».
[[atex:gelocal:gazzetta-di-modena:modena:cronaca:1.9843439:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.gazzettadimodena.it/modena/cronaca/2014/08/31/news/emamma-mia-due-renziani-1.9843439]]
Parole scomode sono arrivate anche da Pierluigi Bersani, che con Vasco Errani aveva cucito la candidatura di Daniele Manca, prima che il sindaco di Imola si ritirasse dopo l candidatura di Richetti. Sul partito, proprio, è più duro, partendo dall'esperienza delle primarie emiliane, il mancato accordo su Manca: «Se non c'è un partito che dà delle indicazioni, se non c'è un soggetto politico diventiamo uno spazio politico, e alle primarie si può arrivare fino a 15 candidati del Pd, e magari un bravo amministratore giovane non se la sente. Il partito deve dare indicazioni, anche rischiando di essere smentito dai cittadini, questo strumento delle primarie lo dobbiamo coccolare...». Sulla sua regione, l'ex leader manda segnali precisi ai candidati: «Mi dispiace che Manca non ci sia. Sono tutti bravi, l'Emilia sarà in buone mani, ma ci risparmino le giaculatorie sull'innovazione, che qui si fa dai tempi di Guido Fanti e siamo sempre leader in Europa. Bisogna dire cosa e come si vuole innovare, e per farlo bisogna sapere dove mettere le mani».
[[atex:gelocal:gazzetta-di-modena:modena:cronaca:1.9842698:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.gazzettadimodena.it/modena/cronaca/2014/08/30/news/bonaccini-richetti-il-lungo-derby-modenese-1.9842698]]
Il dibattito sulla nostra regione è centrale anche per il Governo: «L’Emilia Romagna è il primo grande esempio di società coesa. Chiedo dunque ai candidati di porsi questa domanda: come si può costruire in Regione una relazione tra impresa e lavoro?». Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, imolese, intervenuto alla festa dell’Unità a Bologna, non si è sbilanciato parlando delle prossime primarie regionali del centrosinistra, e in particolare sul duello all’interno del Pd tra Stefano Bonaccini e Matteo Richetti. «Gente in gamba», ha detto Poletti, aggiungendo che «non si è ancora completato il quadro ma ci sarà un ventaglio di scelta di grande valore».
Ma i problemi restano, tant’è che Roberto Balzani, ex sindaco di Forlì anche lui candidato, non usa mezzi termini: «Primo fallo: alla festa della Unità di Bologna, distribuiti fogli per raccogliere le firme per Bonaccini fra i tavoli dei ristoranti e addirittura nelle cucine. Contro ogni regola. Lo segnalo all'arbitro. Ma chi e' l'arbitro? Perdinci! Sempre Bonaccini - concetto espresso anche da Richetti - E il guardalinee? Bonaccini! Ma non c' e' nessuno, in questo partito di conigli o di paraculi, che abbia il coraggio di dire che così non si fa?». C’è chi dice che stia scatenando il polverone per poi sbattere la porta anzitempo e raccogliere i delusi in una lista civica. Ma c’è ancora tempo.
Davide Berti