Gazzetta di Modena

Andava con ogni probabilità allo stadio per assistere all’allenamento dei gialli o forse, come dicono i suoi amici, per ritirare l’abbonamento al Modena: lui, super tifoso, “sentiva già” il debutto di domani al Braglia. E così è salito in sella al suo scooter, è arrivato in viale Montecuccoli e ormai era quasi a meta. Ma, verso le 10, un’auto ha svoltato in via Padre Candido e lui non ha potuto evitare l’impatto. Si è spento così, pressoché sul colpo, Stefano Rinaldi, un papà di 46 anni, che abitava con la moglie Simona e la figlia Sofia, di dodici anni, in via Pier delle Vigne, alla Madonnina.

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La tragedia, come detto, ieri mattina, in un sabato di fine agosto non ancora trafficato e durante una giornata del bel tempo. Un lungo rettilineo, quello di viale Montecuccoli, con buona visibilità in entrambi i sensi di marcia, strada molto larga che induce spesso a non controllare il piede dell’acceleratore. Il viale costeggia lo stadio ed è in una fascia della città, per motivi di sicurezza, protetta da parecchie telecamere: quelle collocate proprio nei pressi del’incrocio con via Padre Candido hanno potuto filmare e registrare tutto l’incidente. La polizia municipale, che è intervenuta sul posto non appena è stata chiamata, pare proprio dalla stessa conducente dell’auto che ha allertato i soccorsi, constaterà l’esatta dinamica.

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Quando i vigili sono arrivati sul posto era evidente che la Fiat Punto, aveva iniziato la svolta verso sinistra per immettersi in via Padre Candido. Ed era evidente come lo scooter abbia centrato in pieno la vettura, una sorta di schianto frontale-laterale. Una residente, che abita proprio all’incrocio con via Candido: «Ho sentito un rumore fortissimo, mi sono affacciata e ho visto quella donna che telefonava, che chiamava i soccorsi». La donna, una 40enne russa era disperata, ha chiamato in aiuto i famigliari (il marito e il figlio) che, arrivati sul posto hanno cercato di sorreggerla dal dolore e dall’angoscia per quanto era appena accaduto.

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La donna ieri mattina stava sbrigando alcune commissioni, doveva raggiungere degli uffici per delle pratiche. Forse, quando ha deciso di svoltare in via Padre Candido, è stata abbagliata dal sole. Comunque sia, alle indagini penserà la Municipale. La salma di Stefano Rinaldi è ora a disposizione della Medicina legale, non appena ci sarà il nulla osta, si potrà svolgere il rito funebre. Stefano lavorava presso una ditta reggiana di macchinari per ufficio, era appassionato di calcio, giocava e frequentava il circolo tennis di Ponte Alto, dove lascia tanti amici in lacrime: «Una persona buonissima».