La crisi fa esplodere il mercato dell’usato
«Una buona alternativa a chi ha più di un figlio da mandare a scuola». E anche qui, iper in prima linea
Dati i costi elevati dei libri scolastici, una valida alternativa per risparmiare è puntare sull'usato. E questa è una “scorciatoia” economica che negli ultimi anni - complice la crisi e i costi elevati dei libri - sta diventando sempre più praticata.
I più fortunati hanno già in casa qualche libro, di un fratello o una sorella, che ha fatto le stesse scuole medie, se non addirittura lo stesso liceo. Naturalmenmte è necessario che pur studiando il fratello maggiore abbia avuto una certa cura nel tenere il libro...
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Ma si tratta comunque di una cerchia ristretta e nella maggior parte dei casi i libri recuperati sono tre o quattro. Non di più, anche perchè, spesso, i professori sembrano “amare” il cambio dei libri di testo. I più invece partono alla ricerca dell'usato tra librerie specializzate e ipermercati.
Ebbene si, anche in questo settore è arrivata la grande distribuzione, con vantaggi alquanto allettanti. «La Coop acquista i tuoi libri usati: puoi venderli, in buone condizioni, ricevendo un buono spesa del valore del 30% del prezzo di copertina 2013, oppure acquistare libri di testo usati pagandoli il 60% del prezzo di copertina 2014», recita il volantino dell'ipermercato.
In questo caso il 60% sul prezzo di copertina risulta essere quasi il doppio rispetto allo sconto che applica una normale libreria dell'usato.
Infatti le regole applicate dalle librerie sono le stesse in ogni negozio: il cliente che intende vendere i propri testi, dopo lunghe file, può ottenere il 30% del prezzo di copertina; mentre quelli che comprano l'usato possono acquistare il libro al 35% del prezzo di copertina. In questo caso di buoni spesa non se ne parla e il cliente, quando diventa un (fortunato) venditore può uscire dal negozio con un bel gruzzolo di soldi, da spendere dove desidera. I criteri di selezione invece sono uguali dappertutto: buone condizioni, senza troppe sottolineature e il periodo di compra-vendita è compreso tra giugno e settembre, per poter poi rivedere il tutto con l'inizio delle scuole. "«L'usato risulta essere una buona alternativa per una famiglia che non ha solo un figlio da mandare a scuola. Quest'anno ho recuperato alcuni libri per mia figlia che fa le medie in ottime condizioni", commenta una mamma all'uscita di una libreria. Spariti invece i mercatini degli studenti, che tra loro scambiavano e barattavano un libro con un altro. (b.f.)