Gazzetta di Modena

Modena

via farini

Le associazioni: «Ok, ma serve un progetto unico»

«Sulla pedonalizzazione di via Farini e di altre strade del centro storico serve, come diciamo da tempo, un piano organico, nell'ambito di una più complessiva strategia di rilancio del cuore della...

19 settembre 2014
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«Sulla pedonalizzazione di via Farini e di altre strade del centro storico serve, come diciamo da tempo, un piano organico, nell'ambito di una più complessiva strategia di rilancio del cuore della nostra città ed evitando così di procedere, come è avvenuto in passato, a spizzichi e bocconi».

Così esordisce la nota di Rete Imprese città di Modena (che riunisce Confcommercio-Fam, Lapam Confartigianato, Confesercenti e Cna) in merito alle richieste che da più parti stanno venendo avanti di allargare le aree pedonali in centro storico, a partire proprio da via Farini, come avevamo spiegato sul giornale di ieri, anticipando i contenuti della raccolta firme e le ragioni dei commercianti (che sono riportate nell’articolo qui a fianco).

«Su via Farini - puntualizza Rete Imprese - è essenziale che il tema della pedonalizzazione sia coniugato alla riqualificazione di piazza Roma ed a tale proposito appare importante che al più presto si riprenda il filo della discussione sul futuro della piazza, per definire la sua vocazione, le modalità con cui verranno recuperati i posti auto sottratti dalla pedonalizzazione, ragionare su quale ruolo potrà avere l'Accademia e su come incentivare l'insediamento di attività che possano fungere da catalizzatori».

«Nello stesso tempo - prosegue Rete - pensiamo che sia opportuno allargare il campo della discussione con la nuova Giunta al tema della rilancio del centro storico, mettendo in fila una serie di questioni e nodi, tra di loro legati, come la valorizzazione delle attività presenti, il tema delle ulteriori funzioni da portare in centro, la rivisitazione dell'ordinanza zona a traffico limitato, la sicurezza, la promozione del cuore della nostra città in chiave commerciale e turistica, la vocazione delle piazze».

«Insomma c'è molta carne al fuoco - conclude Rete Imprese città di Modena - e dopo la comprensibile fase di rodaggio dei nuovi amministratori le legittime aspettative degli stakeholders, come sono le Associazioni di categoria, sono di poter quanto prima intavolare un confronto sulla prospettiva, perché il nostro centro storico torni ad essere, attraverso mirate politiche di rivitalizzazione e riqualificazione, un luogo vivo e attrattivo».