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Abitazioni inagibili, ma le bollette arrivano puntuali

di Francesco Dondi
Abitazioni inagibili, ma le bollette arrivano puntuali

È ripresa la fatturazione di gas, energia elettrica e acqua Parte la procedura di riscossione anche sulle case demolite

21 settembre 2014
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Il periodo della sospensione è terminato da tempo e così tutte le multiutility del territorio hanno iniziato a recapitare a domicilio le bollette non pagate. Problemi che vanno da Finale a Modena, attraversando tutta la Bassa e le varie abitazioni rese inagibili dal terremoto. Case in cui i proprietari non sono ancora rientrati, talvolta sono addirittura state abbattute, ma la scure della fatturazione non guarda in faccia nessuno, non ha sensibilità propria e diventa spesso antipatica se causata dalla mancanza di comunicazione tra enti pubblici. Perché da una parte ci sono i Comuni e le loro ordinanze di inagibilità e sgombero, dall’altra si pogono le multiutility che dicono di non conoscere la situazione dei clienti e in mezzo ci stanno i cittadini, che perdono tempo e speranza nel provare a spiegare la loro situazione. Sì, perché oltre alle bollette hanno iniziato ad arrivare i solleciti di pagamento e le azioni di recupero crediti. E nonostante il residente-utente abbia provato a più riprese a prendere contatti con i numeri di telefono di servizio, la storia non cambia. Dall’altra parte si trovano semplici centralinisti che raccolgono lo sfogo e nulla possono fare. Ore e ore di chiamate inutili per venire rimpallati senza soluzione alcuna.

«Ho più volte comunicato l’inagibilità (totale sgombero) di casa causa sisma 2012, continuano ad arrivare bollette e tasse rifiuti per quel periodo. Ho scritto mail, raccomandate, ho fatto telefonate e mi sono presentato di persona negli uffici di Hera tuttavia non so più come risolvere questo problema. Anzi, Hera ha dato mandato alla Geri ufficio recupero crediti che con toni non tanto simpatici pretende il denaro e quando ho comunicato a costoro che la casa era inagibile causa sisma mi hanno risposto “allora ci muoveremo di conseguenza” buttando giù il telefono».

Quella appena letta è soltanto una delle tante testimonianze di cittadini spiazzati dalla burocrazia. Un altro incredibile caso emerso negli ultimi giorni porta a Finale dove è stata recapitata una bolletta di oltre 2mila euro per il servizio elettrico. Non importa chi sia il fornitore, ciò che fa specie è come l’utente sia sfollato da maggio 2012 - non ha mai più messo piede in casa - e anzi la sua abitazione sia stata demolita lo scorso anno. Eppure, con i consumi presunti il conteggio è schizzato a livelli esorbitanti. «Ho chiamato il call center - spiega - Ho parlato con diversi addetti, ma nessuno ha mai dato soluzioni fattibili, in taluni casi la loro unica preoccupazione era quella di ottenere un mio giudizio positivo nella telefonata di valutazione. Non ce l’ho con loro, ci mancherebbe, ma mi fa specie come anche di fronte ad una certificazione di sgombero la macchina burocratica non voglia sentire ragioni, ma lavori solo per incassare soldi».

@francescodondi

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